Javorcic: «Abbiamo dato tutto, ci è mancato un pizzico di fortuna»
L'allenatore della Pro Patria è comunque contento del pareggio contro il Ciserano. Serafini commosso a fine gara: «Grazie a tutti, sarò qui anche io a festeggiare con voi»
La Pro Patria pareggia 0-0 in casa contro il Ciserano, ma la prestazione dei tigrotti è stata molto positiva, anche perché ha giocato per più di mezzora in inferiorità numerica. È dello stesso avviso il tecnico Ivan Javorcic, che elogia la prestazione della sua squadra: «Faccio i complimenti ai miei ragazzi. È stata una partita difficile, abbiamo ancora gli uomini contati, ma abbiamo gestito i nostri uomini al meglio delle nostre difficoltà. Dovevamo finalizzare e portare a casa una vittoria. Abbiamo fatto una mezzora importante nonostante l’uomo in meno con grande personalità. Va bene così. Abbiamo dato tutto, ci è mancato un pizzico di fortuna. All’arbitro ho fatto i complimenti perché secondo me ha fatto una grande partita. Mi è piaciuto che i ragazzi sono usciti tra gli applausi perché se li meritavano. Abbiamo giocato con temperamento e dimostrato perché siamo così in alto in classifica. Peccato che non sia arrivata la vittoria».
Anche il tecnico del Ciserano Walter Viganò raccoglie volentieri il punto conquistato, facendo grandi complimenti alla Pro Patria: «La squadra ha fatto una buona gara fino a che siamo stati undici contro undici. Poi anziché fare un passettino avanti, ne abbiamo fatto uno indietro. I ragazzi sono stati comunque eccezionali. Arriviamo da una situazione non facile, mentalmente non è facile e oggi abbiamo fatto una grande prestazione. Questa gara è la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. La Pro Patria è una grandissima squadra, l’ho vista contro il Pontisola e nel primo tempo mi è sembrato di vedere due squadre di categorie differenti».
Non potevano mancare la impressioni a fine gara di Matteo Serafini: «Tutto è stato veramente bello e toccante. È stata una bella sorpresa e ho rivisto tante facce conosciute. Vuol dire che lo zoccolo duro non molla ed è pronto a tirare dentro nuove generazioni. Ad inizio partita ero concentrato sulla gara, poi alla fine ho fatto il giro a salutare tutti ed è stato molto toccante. Qua ho lasciato tanti bei ricordi ed è stata sempre in salita costante e continua. C’è che si esalta e chi le subisce. Ho cercato di farmi apprezzare per quello che sono, sia in campo, sia fuori. Questo riconoscimento per me è la vittoria più grande. In quegli anni potevo scegliere di meglio, ma sono rimasto perché qui sono sempre stato bene. Oggi le ambizioni per vincere sono qua: nel caso sarà qui anche io a festeggiare. Alla mia età inizi a fare altri pensieri, spero che quando smetterò di giocare, qui ci sia un posto per me. Ma prima devo fare esperienza. Grazie a tutti».
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