Monti (Lega): “Chiedere scusa ai volontari anziani”
Il consigliere regionale critica l'amministrazione comunale
“Non si può restare indifferenti di fronte alla situazione denunciata degli anziani volontari nei musei di Varese, in particolare per l’atteggiamento irrispettoso tenuto dall’amministrazione comunale.” Così Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega Nord commentando le modalità con cui è stata comunicata la cessazione dei compensi agli anziani volontari nei musei cittadini.
“Appena nel luglio scorso – prosegue Emanuele Monti – il capogruppo del Pd in consiglio comunale Luca Conte ringraziava pubblicamente i volontari anziani per il lavoro svolto al servizio della collettività. Peccato però che l’atteggiamento del Comune, ben descritto da chi ha vissuto la decisione sulla propria pelle, racconti ben altra storia.
La comunicazione riguardante la cessazione del compenso è stata fatta in data 17 ottobre, in maniera frettolosa e addirittura retroattiva, considerato infatti che la cessazione effettiva decorreva dal 15 dello stesso mese. Il risultato di questo pessimo modo di procedere è che la Città ha perso risorse fondamentali e preziose.
È inutile sbandierare proclami quando i fatti vanno in direzione opposta. È in primo luogo una questione di dignità, gratitudine e educazione verso coloro che, non certo per i pochi soldi messi che ricevevano ma bensì per passione civica, hanno prestato il proprio tempo al servizio della cittadinanza. Nessuna convocazione, non una lettera, ma solo l’avviso di una decisione presa e già esecutiva, comunicata per bocca di un custode. Considerate le circostanze e la ben misera figura fatta, sarebbe magari il caso che qualcuno porgesse pubbliche scuse a queste persone, trattate alla stregua di oggetti di cui disfarsi.
Detto questo crediamo che questa scelta dell’amministrazione Galimberti continui ad essere assurda. Noi abbiamo denunciato la cosa fin dal primo momento in cui si decise di togliere il rimborso spese. Va ricordato sul piano generale infatti come questi volontari andavano a supplire a tante mancanze di organico, dalla gestione dei bambini davanti alle scuole, ai parchi, passando per i musei.
Per risparmiare pochi soldi sul bilancio, che comunque per un pensionato con la minima fanno la differenza, Galimberti è riuscito a causare un danno enorme alla macchina comunale. Nonostante la fame di tagli però – conclude Monti – il primo cittadino si è ben guardato dal rivedere il suo di stipendio.”
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