Qualità della vita, il Varesotto perde punti
Nella classifica del Sole24Ore la provincia passa dal 52° al 57° posto. Sei gli indicatori, ricchezza, lavoro, ambiente, demografia, giustizia e cultura
Aumenta la ricchezza, non va male per quanto riguarda demografia, società e giustizia, ma peggioriamo su lavoro, ambiente, cultura e tempo libero.
Nel complesso la provincia di Varese perde punti nella classifica del Sole24Ore che nel 2017 fotografa la qualità delle vita nelle 110 province italiane: passiamo dal 52° al 57° posto nel “ranking” stilato dal principale quotidiano economico del Paese.
Le classifiche vengono realizzate interpolando i dati di sei macro indicatori che riguardano altrettante aree: ricchezza e consumi, lavoro e innovazione, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Ecco, nel dettaglio, come siamo messi.
RICCHEZZA E CONSUMI – Siamo al 16° posto nel complesso, e stiamo scalando la classifica. Qui a fare la parte del leone sono l’importo medio delle pensioni, che ammonta a 992 euro (Varese è all’8° posto contro il primato di Milano, 1.116 euro in media al mese), la media dei depositi bancari è poco sopra i 17 mila euro (il top è sempre Milano con 73.493 euro). Il Pil pro capite è di 26.500 euro e la spesa delle famiglie per beni durevoli è di 2.838 (8° posizione, prima è Prato con 3.109). Acquistano on line 43 persone ogni 100 (prima Sondrio con oltre 60 su 100).
LAVORO E INNOVAZIONE – 67° posto, ecco perché. Siamo tra le ultime province per imprese registrate 8 ogni 100 abitanti, 102° posizione (sebbene Varese rimanga una delle province lombarde a più alta densità di imprese per chilometro quadrato ndr). Il tasso di occupazione in percentuale tra la popolazione di 15-64 anni è del 65% (prima Bolzano col 72%); c’è un forte gap retributivo di genere (lo stipendio delle donne è inferiore a quello degli uomini del 23% ponendoci all’86° posto) e il tasso di disoccupazione giovanile è del 23,85 nella fascia tra i 15 e i 29 anni.
AMBIENTE E SERVIZI – 60° posizione nel complesso. In dettaglio: l’indice di Legambiente “Ecosistema urbano” pone il Varesotto al 77° posto. A rialzare le sorti di questi standard sono i dati sull’emigrazione ospedaliera, cioè la percentuale di dimissioni in regioni diverse: siamo al 14° posto. La spesa procapite per minori, disabile anziani è di 51 euro (la provincia più virtuosa in questa classifica è Livorno con 123,5 euro) ma abbiamo un’altissima percentuale di consumo di suolo sulla superficie totale, del 22,06% (la prima è Ogliastra con solo il 2,61%).
Per la banda larga, la percentuale di popolazione coperta dai 30Mb è del 23,6% (a BAri il 93,8%).
DEMOGRAFIA E SOCIETA’ – Migliora la posizione in questa classifica, che vede il Varesotto salire alla 38° posizione. Siamo tra le province con la maggior densità di abitanti per chilometro quadrato: 742,0 (105° posto) contro i 30,8 dell’Ogliastra; 7,8 sono i nati per 1000 abitanti, ponendoci in una posizione mediana. Abbiamo 72,9 laureati ogni 1.000 residenti tra i 25 e i 30 anni; diventano cittadini italiani quasi 5 persone ogni 100 stranieri residenti. Il numero medio di anni di studio per la popolazione di 25 anni e oltre è di 10,3 contro gli 11,7 di Roma.
GIUSTIZIA E SICUREZZA – Siamo 46° su 110 e le cose stanno migliorando. In provincia di Varese si “litiga” poco: nel 2016 ci sono state solo 541 nuove cause legali ogni 100.000 abitanti. Vi sembra molto? A Reggio Calabria, fanalino di coda della ricerca, le nuove cause sono quasi 2.000. Bene anche per le cause pendenti di oltre 3 anni: sono solo l’11% del totale, a Messina, ultima, ammontano al 50%.
Nel Varesotto avvengono 31,6 rapine ogni 100 mila abitanti (Belluno Isola felice con 6,3, a Napoli sono 212, a Milano 115 rispettivamente ultima e penultima nella classifica).
Sempre ogni 100.000 abitanti: 209 le truffe informatiche, 187 scippi e borseggi, 393 furti in abitazione (nel Verbano Cusio Ossola sono solo 11,3, a Barletta Andria Trani, ultima, 608,3).
CULTURA E TEMPO LIBERO – Siamo 75°. Anche qui l’indicatore è sui 100 mila abitanti. Abbiamo poche librerie ogni 100 mila abitanti: solo 3,9, ponendoci al 104° posto, mentre la prima, Massa, ne ha 17,8; pochi anche i posti a sedere nelle sale cinematografiche: solo 1.166. 451 i ristoranti e bar (prima Olbia-Tempio con 1.144, a causa dei grandi flussi turistici). La spesa dei viaggiatori stranieri nella nostra provincia è di 585 euro (media procapite), la prima è Venezia dove i visitatori spendono quasi 3.700 euro. Onlus iscritte all’anagrafe: 26,4% ogni 100mila abitanti (a Roma, prima, sono 80,2, a Ravenna solo 6,6).
LA CLASSIFICA
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altro ottimo risultato dopo la pessima classifica sui ritardi degli incassi di quanto dovuto dai cittadini a seguito di infrazioni varie, di un’altra classifica sui ritardi nei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione locale; stanno affondando Varese!
Strano che la Lega non abbia ancora incolpato la nuova amministrazione per la perdita di posizioni rispetto all’anno precedente.