Torna la Rama di Pomm, con una settimana di gare del Palio
La festa del rione di Madonna in Campagna ha il suo momento culminante domenica. Il Palio finirà con tiro alla fune, corsa delle mele e corsa degli asini
Madonna in Campagna è ormai in fibrillazione: torna la Rama di Pomm, la festa del rione a cui è associato il divertente Palio, giunto alla 69esima edizione.
Appuntamento finale: domenica 19 a Madonna in Campagna in via Pacinotti, proprio di fronte al santuario, per le ultime, decisive, seguitissime prove.
Dopo il torneo di calcio femminile di giugno e quello maschile di settembre, entrambi vinti dai gialli, venerdì 10 sono riprese le gare ma, a partire da lunedì sera si entrerà nel vivo della Rama di Pomm. Come da tradizione, tutte le sere i Privilegiàa dal Campanin, i Cittaditt da la Campagna, i Drizuni dal Tirasegn ed i Paisaan Quadar, a partire dalle 21.15, si sfideranno al Centro Parrocchiale Paolo VI di via Bachelet a pallavolo, ping-pong, calcio Balilla, Triathlon e a carte (scopa d’assi, briscola, scala 40).
Domenica 19 gialli, rossi, verdi e blu si sono dati apuntamento in via Pacinotti per aggiudicarsi la vittoria finale tra le gare di tiro alla fune, la corsa delle mele e l’immancabile corsa degli asini. Il tutto, mentre le strade intorno al santuario si animano con le tradizionali bancarelle, la pesca di beneficenza e lo stand interamente dedicato alle mele, nel segno della tradizionale che ha dato il nome alla festa.
Per seguire tutti gli aggiornamenti della 69esima edizione del palio, è possibile consultare il sito internet ramadipomm.com e la pagina Facebook ufficiale “Palio Rama di Pomm”. Volete postare una foto durante le gare? Ricordatevi di utilizzare l’hashtag #ramadipomm17
Perchè si chiama Rama di Pomm?
Nel 1629 un esercito alemanno calò in Italia alla conquista di Mantova. Tra quelle truppe di avventurieri serpeggiava la peste che ben presto si dilagò nella zona di Milano. Nella peste i più videro un castigo di Dio per i peccati e disordini degli uomini. Nel 1630 la peste infierì anche in molte terre del gallaratese e cominciò a diffondersi nella stessa Gallarate. I Gallaratesi incominciarono ad innalzare fervide suppliche a Dio e fecero voto di celebrare ogni anno nella Chiesa di Madonna in Campagna la festa della Presentazioni della Beata Vergine al Tempio che cade il 21 novembre, se la Madonna avesse ascoltato le loro angosciose invocazioni: la peste cessò con la fine di novembre e nessuno dubitò che ciò fosse una risposta della Beata Vergine alle loro preghiere. Al voto formulato nel lontano 1600 di celebrare solennemente ogni anno nel Santuario la festa della Presentazioni della Beata Vergine, che cade il 21 novembre, non si venne mai a meno, e tale festa fu chiamata dal popolo ‘la Rama di Pomm’ perché il popolo ricordava una leggenda. Si racconta in essa che nel lontano 1602, il 21 novembre, un melo selvatico vicino alla Cappellina della Madonna fu trovato fiorito, per incanto, a dare prova che la Madonna avesse accolto le preghiere dei suoi devoti ed infatti la peste cessò. Si deve alla fantasia popolare l’idea di ‘infilzare’ le mele sulle spine dei rami di Gleditsia (comunemente chiamata la spina di Giuda) che facevano siepe attorno al Santuario.
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