Nuova gestione per le strade lombarde: la tangenziale Pedemontana verso la gratuità

Firmato l'inizio del percorso che porterà alla costituzione di Lombardia Mobilità Spa: gestirà 2200 chilometri di strade ed entro giugno anche le tangenziali di Pedemontana

autostrada

Con la firma di giovedì 7 dicembre la Regione ha battezzato ufficialmente “Lombardia Mobilità”, la nuova società controllata direttamente da Anas e dalla Regione che gestirà una nuova rete di strade lombarde: statali, regionali e, risolti alcuni problemi legali, anche le tangenziali di Varese e Como oggi proprietà di Società Pedemontana.

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Al di là delle novità che la nuova società porterà soprattutto sulla manutenzione di 2200 chilometri di strade è proprio l’aspetto che riguarda le tangenziali di Pedemontana quello più atteso, anche perché il Governatore Maroni ne ha annunciato la gratuità ad operazione conclusa.

Ma andiamo per ordine. La firma ha sancito l’inizio del percorso che porterà alla creazione della società. «Partiamo da qui – ha osservato il Governatore Roberto Maroni -, con oltre 2.200 chilometri di strade e una dotazione di 60 milioni all’anno, di cui 30 da Regione Lombardia per la manutenzione delle strade regionali e 30 milioni da Anas per la manutenzione delle nuove strade statali. Il protocollo approvato il 10 Marzo, ha ricordato, con l’adesione dell’Unione delle province lombarde, “parlava di 1.590 km di strade, ma dopo un ampio confronto con tutti i territori, la rete e’ aumentata fino ad oltre 2.200 km».

società stade lombardia

Le prossime tappe, ha illustrato Maroni, saranno: «entro il 15 gennaio 2018 l’adozione degli atti per la costituzione di Lombardia Mobilita’ Spa ed entro il 30 giugno 2018 l’avvio della gestione operativa. Quella che avevamo previsto partisse da gennaio, ma che ha subito un ritardo non imputabile a noi, ma solo al processo penale in corso nei confronti della società Pedemontana».

«La rete entro giugno di quest’anno, verrà gestita dalla nuova società, comprese le due tangenziali di Como e Varese».

LA QUESTIONE PEDEMONTANA
Secondo quanto ricostruito durante la conferenza stampa di presentazione il percorso iniziato il 10 di marzo per questa nuova società, si è dovuto interrompere perché il 28 di giugno è stata presentata la richiesta di fallimento da parte della Procura della Repubblica nei confronti della società Pedemontana. «Questo ci ha obbligati ad uno stop – ha detto Maroni, ad interrompere le procedure complesse per arrivare alla definizione, ai trasferimenti, alle autorizzazioni a tutte le pratiche da svolgere alle conferenza Stato-Regioni, al Mit, per definire anche sotto l’aspetto patrimoniale, la nuova rete della società. Questo perché l’accordo comprende anche due tratte, le tangenziali di Como e Varese, che sono di proprietà di Pedemontana e passeranno in gestione ad Anas. Ciò, ci ha indotto per prudenza ad aspettare. Oggi però possiamo dire con ragionevole certezza, che la richiesta di fallimento sarà respinta. Quindi possiamo riprendere tutte le operazioni che abbiamo dovuto interrompere dall’inizio di luglio».

Sul futuro di Pedemontana, ha sottolineato il presidente Lombardo, «la sentenza ci sarà con ogni probabilità settimana prossima, io sono fiducioso. La Regione Lombardia ha investito molto, abbiamo presentato pure una lettera formale che credo servirà anche al Tribunale per respingere la richiesta di fallimento, perché non fare la Pedemontana costerebbe più che farla. Siamo quindi determinatissimi a completare l’opera, recuperando questi sei mesi che abbiamo dovuto perdere. Il 4 dicembre infatti ho scritto una lettera al ministro Del Rio e al presidente della conferenza delle Regioni per far ripartire tutto l’iter».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2017
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