Openjobmetis punita in volata: la rimonta si ferma sulla sirena

Biancorossi anche a -17 a Pesaro, poi il recupero fino alla parità con 8" da giocare. Ma un canestro pazzesco di Moore vale la terza sconfitta consecutiva: 74-71

basket openjobmetis pesaro

Sconfitta dura da digerire per la Openjobmetis, al terzo KO consecutivo. Dura da digerire per come è andato il finale ma pure per come la squadra di Caja ha giocato per oltre due periodi, lunghi minuti in cui Pesaro ha messo tanto fieno in cascina tornato buono per il finale.

Una volata che Varese ha lanciato da lontano con Wells e Okoye e che poteva dare una gran svolta a questo scorcio di stagione, speranza spentasi sul più bello a causa di un canestro assurdo e pazzesco di Moore (da 3, raddoppiato dalla difesa, fuori ritmo e – forse – dopo un’infrazione di passi) che non ha lasciato spazio per una replica, salvo un tiro di Ferrero dal centro ma comunque molto difficile. La Openjobmetis resta così a quota 6 in una classifica che in coda è ormai cortissima e che ora inizia davvero a preoccupare. Proprio conoscendo quale deve essere l’obiettivo stagionale – la salvezza, possibilmente alla 29a giornata – però, Waller e compagni (citiamo il peggiore in campo, non a caso) non possono permettersi di approcciare in questo modo partite così delicate. (Foto: Victoria Libertas Pesaro)

Varese ha sbagliato tantissimo in attacco, specie nel tiro pesante (1 su 11 nei primi 20′, concetto che Caja sottolineerà più volte in sala stampa) ma ha anche concesso palloni-omaggio a Pesaro e troppi rimbalzi d’attacco, ben 15 ai marchigiani. E proprio in quest’ultima voce statistica va letta un’altra causa della sconfitta, perché negli ultimissimi minuti Omogbo e Mika sotto i tabelloni lombardi hanno raccattato palloni preziosissimi per la squadra di casa, ormai sterile dal perimetro. E sempre in quei minuti concitati non sono mancati alcuni fischi molto dubbi, su tutti quello del quinto fallo di Okoye (mano su palla piena a fermare Mika) che grida vendetta. Caja lo ha fatto capire nel dopo gara, e non a torto, però – lo ripetiamo – la Openjobmetis l’ha persa soprattutto altrove. E per quei primi, sciagurati 25′, gli arbitri non c’entrano nulla.

Ora arriva una settimana di passione: domenica 10 dicembre – leggero anticipo: ore 17 – al rinnovato PalA2a dotato di nuovo cubo arriverà un’altra iscritta alla lotta per non retrocedere, la Betaland Capo d’Orlando. Con in campo Eric Maynor (17 punti, 5/8 da 3 nell’esordio vincente su Trento) di fronte a un Wells che a Pesaro prima si è fatto odiare e poi si è riscattato. Incrocio da brividi.

COLPO D’OCCHIO

Buona cornice di pubblico alla grande Adriatic Arena per una grande classica della pallacanestro italiana, l’incrocio tra VL Pesaro e Pallacanestro Varese che fu anche finale scudetto nel 1990. Partita dedicata alla memoria di Gianluca Mattioli, l’arbitro internazionale pesarese recentemente scomparso. Buona la rappresentanza di tifosi lombardi al seguito, con gli ultras e il Trust presenti sulle tribune.

PALLA A DUE

Caja parte di nuovo con Norvel Pelle in quintetto, tenendo così Cain come pivot di riserva. Invariato il resto dello starting five, con Ferrero e Okoye in ala. Spiro Leka, coach albanese di Pesaro, mette Ceron titolare e tiene inizialmente a sedere Rihard Kuksiks, ex varesino appena arrivato in riva all’Adriatico. Regolarmente in campo dall’inizio Bertone, che aveva sofferto di un problema alla caviglia nei giorni scorsi.

LA PARTITA

Il testa a testa iniziale dura fino al 9 pari, il tempo di 5 punti di Ferrero che saranno gli unici della sua partita. Poi arriva l’ingresso di Kuksiks, subito a segno dall’arco dei tre punti, specialità della casa. Varese invece inizia a palesare problemi in attacco (e di concentrazione, come sul canestro concesso a Monaldi dopo i liberi sbagliati), così alla pausa numero uno i marchigiani conducono 22-15.
Il peggio però si vede nella seconda frazione di gioco: prestazione oratoriale al tiro per la Openjobmetis (1/7 da 3 dopo lo 0/4 dei primi 10′) a differenza di una Vuelle che punge con Moore e trova qualche punto sparso dai compagni. Non fosse per Pelle, eccellente in difesa, il già largo divario dell’intervallo (40-27) diventerebbe oceanico. Menzione per un paio di scelte orride di Wells che aprono il contropiede di casa.

Al rientro dagli spogliatoi Pesaro tocca anche il massimo vantaggio, +17, ma a quel punto finalmente negli uomini di Caja scatta la molla giusta. Dopo Okoye tocca a Hollis muovere il punteggio, imitato da Tambone e dai primi punti di Avramovic: non è ancora rimonta perché Pesaro mantiene dieci di vantaggio (56-46) ma il dado è tratto.

IL FINALE

Finalmente Cameron Wells si trasforma in giocatore decisivo nel bene per la Openjobmetis: un paio di scorribande del play mettono paura a Pesaro e hanno il merito di dare fiducia anche ai compagni. Il primo a raccogliere il suggerimento è Avramovic e così Varese torna pienamente in partita: parità sul 59 dopo rarissimo raggio di sole da parte di Waller. I padroni di casa, pur spesso in confusione, evitano però il sorpasso grazie a Moore e Omogbo (abile a rimbalzo d’attacco convertito in canestro e fallo). Okoye però si scatena: 3/3 dalla lunetta per il -1, tripla pesantissima per la nuova parità. Il nigeriano compie la gran giocata anche in difesa ma qui gli arbitri si inventano un fallo a favore di Pesaro, con Mika che segna i liberi e con Stan furente in panchina con cinque falli. Finita? No, perché Avramovic replica da campione in entrata con il cesto del 71-71 e meno di 9” da giocare. Pesaro ha l’ultimo pallone, cincischia, va da Moore che si incarta e poi per disperazione (raddoppiato, forse commettendo passi) lascia partire un pallone maledetto che sbatte sul tabellone e si insacca, beffardo, per il 74-71.

PESARO – OPENJOBMETIS VARESE 74-71 (22-15, 40-27; 56-46)

PESARO: Moore 22 (1-3, 6-12), Bertone 6 (3-7, 0-3), Ceron 8 (1-2, 2-4), Omogbo 14 (3-5, 1-6), Mika 11 (3-8); Ancellotti 3 (1-3, 0-1), Kuksiks 6 (2-7 da 3), Monaldi 4 (2-3, 0-1). Ne: Crescenzi, Bocconcelli, Serpilli, Moretti. All. Leka.
VARESE: Wells 13 (6-10, 0-2), Waller 7 (2-6, 1-7), Okoye 22 (3-7, 4-9), Ferrero 5 (2-4, 0-2), Pelle 4 (1-2); Avramovic 9 (2-5, 1-2), Natali, Tambone 4 (2-4), Cain, Hollis 7 (2-3, 1-4). Ne: Bergamaschi, Seck. All. Caja.
ARBITRI: Weidmann, Paglialunga, Boninsegna.
NOTE. Da 2: P 14-34, V 20-41. Da 3: 11-34, V 7-26. Tl: P 13-18, V 10-11. Rimbalzi: P 39 (15 off., Mika 12), V 38 (12 off., Okoye 8). Assist: P 9 (Bertone 4), V 8 (Wells 4). Perse: P 7 (Moore 2), V 9 (Ferrero, Avramovic 2). Recuperate: P 6 (6 con 1), V 4 (4 con 1). Usc. 5 falli: Okoye.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Dicembre 2017
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