Nell’autofficina c’erano camion e pullman rubati
I carabinieri ci sono arrivati seguendo le tracce di un furto a Cassano. Hanno ritrovato anche una motrice smontata in pezzi. Denunciati quattro meccanici della zona
Un’autofficina piena di materiale rubato, compresa una motrice di Tir smontata. L’hanno scovata – a Fagnano Olona – i carabinieri della stazione di Cassano Magnago, che sono arrivati qui seguendo le tracce di un furto avvenuto in un’azienda (chiusa e fallita) avvenuto a fine novembre a Cassano.
I militari cassanesi, infatti, insieme ai colleghi di Fagnano Olona, hanno eseguito una perquisizione locale all’interno di una autofficina proprio a Fagnano, dove sono stati ritrovati non solo i materiali rubati in autunno, ma anche parti e interi veicoli scomparsi.
A conclusione di una breve attività di indagine le fiamme argento hanno denunciato per il reato di ricettazione in concorso quattro persone, tutte italiane, operanti nel settore delle officine meccaniche della zona. Si tratta di uno dei titolari dell’officina di Fagnano (l’identità dell’azienda viene per ora tenuta riservata, non è una delle maggiori della zona), nonché di altri tre autoriparatori che lavorano (ma non sono titolari) di altre officine della zona tra Cassano e la valle Olona.
A Fagnano, nello specifico, i carabinieri hanno trovato – e sequestrato – nove armadi in metallo per impianti elettrici, rubati appunto dalla sede di una azienda (fallita) di Cassano Magnago, ma anche un autobus marca Scania, con targa rumena, rubato nel 2012 ai danni di una società con sede in Romania ma operante in tutta Europa.
I militari hanno poi individuato i numerosi pezzi di ricambio per autoarticolati (blocco motore, cambio, blocco differenziale, marmitta e serbatoio) appartenenti a una motrice di Tir rubata nel novembre 2017 in provincia di Genova (il proprietario aveva sporto regolare denuncia alla Questura di Genova).
La refurtiva ha un valore complessivo di circa 50 mila euro, posta interamente sotto sequestro ed affidata ad un custode temporaneo. Ora i carabinieri stanno lavorando per tentare di stabilire la destinazione del materiale rinvenuto e come fosse arrivato nel cortile dell’autofficina finita nei guai. Nel frattempo è stata ovviamente informata l’autorità giudiziaria della Procura di Busto Arsizio.
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