Dagli studi all’Insubria al più grande trauma center dell’East Sussex

Maria Grazia Napoli ha 25 anni ed è un’infermiera cresciuta a Varese. Da più di un anno a questa parte è finita anche lei a gonfiare le fila dei varesini residenti all’estero

maria grazia napoli

Maria Grazia Napoli ha 25 anni ed è un’infermiera cresciuta a Varese. Da più di un anno a questa parte è finita anche lei a gonfiare le fila dei varesini residenti all’estero, ovvero tra coloro che hanno trovato, o cercano, fortuna ed esperienza fuori dal nostro Paese.

Varesini all'estero

Maria Grazia si trova a Brighton, in Inghilterra. Fa l’infermiera, mestiere che ha imparato studiando all’università dell’Insubria.

«All’inizio mi sono trasferita per fare l’esperienza all’estero che avevo sempre desiderato e che all’Insubria al tempo del mio corso di laurea sembrava difficilissima da fare – racconta Maria Grazia -. Dopo pochi mesi con un contratto indeterminato mi sono licenziata e ho trovato lavoro in un ospedale nella costa sud est dell’Inghilterra. Il mio inglese era pessimo, qualche giorno mi capitava di prendere un caffè con un’amica che sapeva l’inglese e mi spronava un po’. Ma adesso sono ormai qui da un anno e mezzo, ho imparato un po’ di inglese e sono pronta ad ogni imprevisto».

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«Sono sempre stata un’amante della natura e ogni volta che torno a Varese rivisito il Sacro Monte e vado al lago. Dove vivo c’è l’oceano, ma casa è sempre casa. L’incendio che ha colpito Campo dei Fiori è stata una notizia davvero triste e indice di una profonda mancanza di rispetto verso la natura e verso il bello».

«Il mio problema qui è col cibo: non sono mai stata la perfetta cuoca italiana e i miei amici internazionali cucinano tutti meglio di me. Da poco sono anche diventata vegetariana e qui frutta e verdura hanno un sapore diverso. Lo dico con un po’ di sconforto. I miei genitori sono calabresi e il mio palato per questi cibi è sempre molto esigente. La cosa che stupisce quando si gira per le strade o nei supermercati è la grande varietà di alimenti provvisti che vanno dal filippino al messicano al polacco, tutti nello stesso supermercato. Se ci si guarda intorno camminando per Varese queste varietà sono presenti, ma non amalgamate allo stesso modo».

«Per quanto l’Inghilterra possa sembrare più vicina di altri paesi e molto simile alla nostra cultura sento di avere ancora una lunga strada da fare qui e ogni giorno è una scoperta. La Brexit non è un problema, emigrazione o immigrazione credo che nel mondo ci sia spazio per tutti e per ora il mio posto è qui a conoscere i “razzisti” degli altri paesi e nonostante queste eccezioni a stargli vicino in ospedale con l’aiuto che posso portare come infermiera».

L’aspetto della nostalgia di casa per Maria Grazia è stato quasi superato. «Ora faccio turni più lunghi e ho anche più tempo per me e per chi mi vuole bene – racconta -. La mia paura di lasciare amore, amici e famiglia è stata decisamente superata da un’esperienza bellissima di un anno e mezzo fuori casa. anche perché ora lavoro nel più grande trauma center dell’East Sussex, dopo un periodo in Pneumologia ho iniziato da pochi mesi un’esperienza in sala operatoria».

In un recente articolo abbiamo scritto di come siano oltre 53mila i varesini che si sono trasferiti all’estero. Proprio come con Maria Grazia ci piacerebbe raccontare, per quanto possibile, chi siano, di cosa si occupano e dove si trovano là fuori nel mondo. Se vivete all’estero e vi piacerebbe mettervi in contatto con noi potete compilare questo modulo, vi contatteremo al più presto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2018
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