Firmata l’ipotesi di accordo per il terzo settore socio sanitario assistenziale
Aumento di 75 euro a regime erogati in quattro tranche. Con le competenze del mese di aprile verranno inoltre corrisposti 225 euro una tantum

I sindacati di categoria hanno firmato l’ipotesi di accordo per il nuovo contratto nazionale di lavoro, scaduto il 30 aprile 2013, per gli addetti del terzo settore socio sanitario assistenziale educativo alle dipendenze delle strutture associate ad Agespi, l’Associazione Gestore Sociosanitari e cure Post Intensive.
L’ipotesi di accordo siglata da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uil Fpl riconosce un aumento di 75 euro a regime per il 4s livello, da riparametrare per gli altri livelli, erogati in quattro tranche a partire dal mese di gennaio 2018 (30 euro al 01.01.18; 18 euro al 01.01.19; 12 euro al 01.07.19 e15 euro al 01.01.20). Con le competenze del mese di aprile verranno inoltre corrisposti 225 euro una tantum.
Il lavoro straordinario sarà retribuito con la maggiorazione del 60% nel caso di prestazione festiva notturna, del 50% nel caso di prestazione festiva diurna, del 40% nel caso di prestazione feriale notturna e del 25% nel caso di prestazione diurna. E’stato inoltre incrementato il valore degli scatti di anzianità~e della indennità di reperibilità.
Sul trattamento normativo l’intesa interviene sul sistema di inquadramento e classificazione, con l’introduzione della figura professionale del medico, sui diritti sindacali e sulle relazioni sindacali e sulla struttura della contrattazione – prevista ai due livelli, nazionale e decentrato~ a livello regionale, territoriale e di istituzione – contemplando il rilancio del secondo livello – con l’ampliamento delle materie ad esse demandate sull’organizzazione e sul mercato del lavoro – anche attraverso l’introduzione di un elemento economico di garanzia di 110, euro riconosciuti qualora non vengano definite intese entro il 30 giugno 2019.
Migliorata la possibilità di accedere ai percorsi di formazione, riqualificazione e aggiornamento professionale destinati al 15% del personale. L’intesa introduce i tempi di vestizione, quantificandoli in 14 minuti giornalieri, conferma la commissione delle pari opportunità e la tutela della genitorialità – estesa alle unioni civili – ed introduce anche nuove tutele per la popolazione lavorativa anziana. Implementate inoltre ulteriori fattispecie per la richiesta di anticipo del Tfr; sul trattamento della malattia sono state escluse dal computo del periodo di comporto le malattie gravi e le terapie salvavita.
Sul welfare contrattuale entro il 28 febbraio 2018 sarà definito uno specifico accordo tra le parti con particolare riferimento all’assistenza sanitaria integrativa.
Sul mercato del lavoro l’intesa contempla l’istituto dell’apprendistato professionalizzante – non previsto per le professioni sanitarie -, il ricorso al lavoro somministrato solo a tempo determinato non superiore all’8% nell’ambito del 30% complessivo riferito al ricorso al lavoro a termine e all’apprendistato. Infine da segnalare che, in caso di mansioni superiori, l’assegnazione diventa definitiva dopo 3 mesi.
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