L’antico sentiero riemerge da rifiuti e sterpaglie grazie ai richiedenti asilo
Un gruppo di richiedenti asilo ospiti in paese stanno ripulendo, grazie all'impegno dei Calimali, l'antica costaiola che dovrà essere recuperata da Pedemontana dopo 50 anni di abbandono
Mentre le difficoltà della Kb srl, la società che gestisce anche i profughi di Fagnano Olona, continuano (tra inchieste giudiziarie e problemi economici causati, a loro dire, dal mancato versamento di due milioni di euro da parte della Prefettura) i richiedenti asilo presenti in città proseguono nella loro attività con l’associazione Calimali guidata da Claudio Caccin.
In questi giorni sono stati impegnati nella pulizia della costaiola che scende da via degli Opifici fino a via Carso. Si tratta di un pezzo di bosco abbandonato al proprio destino da molti anni, pieno di immondizia (hanno trovato anche un bidet) e di sterpaglia. L’intera costa è stata ripulita in maniera ineccepibile dal gruppo di migranti che hanno lavorato senza sosta per diversi giorni.
«Li andiamo a prendere a Busto Arsizio in via dei Mille dove sono stati temporaneamente trasferiti – spiega Caccin – li portiamo qui e lavorano con noi, sono straordinari». L’opera è propedeutica ai lavori di compensazione di Pedemontana che recupererà un antico percorso a mezza costa che porta fino al castello di Fagnano.
I ragazzi vengono da alcuni paesi del centro-Africa e stanno vivendo questa esperienza in maniera molto positiva. Tra loro c’è Moussa, senegalese, che conosce già l’italiano e sogna di fare il giornalista: «Con i Calimali ci troviamo benissimo – spiega -grazie a loro abbiamo voglia di restituire un po’ dell’ospitalità che ci è stata data».
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