MBNews, la notizia del giorno raccontata dalla strada

La scommessa di dieci anni fa raccontata da Matteo Speziali, giornalista e imprenditore editoriale che ha creduto nel progetto di un quotidiano on line che ha saputo imporsi sulla scena informativa della Brianza

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«MBNews nasce il 12 dicembre 2008, quando io e Simona Sala abbiamo deciso di acquistare un giornale che stava per essere chiuso nonostante la buona impostazione che aveva. Fondata la società editrice e cambiato il nome del giornale in uno più moderno, il 5 febbraio con una telefonata il tribunale ci confermava la registrazione di MBNews, che di lì a poco sarebbe diventato il quotidiano online di Monza e Brianza».»

Comincia così a raccontare della sua creatura Matteo Speziali, direttore di MBNews, giornale di Monza e della Brianza che sta per compiere dici anni. MBNews è diretto da un giornalista lungimirante, curioso, sempre aperto alle nuove avventure: fu tra i primi a raccogliere la chiamata, anni fa, per realizzare l’aggregatore di notizia Lombardianews.

«L’editore oggi, dopo che alcuni soci (e amici) hanno deciso di lasciare le loro quote, è composto solo da noi due soci fondatori. Dall’inizio ricopro il ruolo anche di direttore, mentre la mia socia di capo redattrice. Lei si occupa anche della parte amministrativa, mentre assieme gestiamo tutte le problematiche inerenti gli aspetti commerciali, informatici e di marketing.
Ad oggi la redazione è composta da poco più di una decina di collaboratori. Alcuni hanno delle collaborazioni fisse, altri propongono le loro notizie e di volta in volta ne valutiamo la pubblicazione. Assieme a noi c’è anche una dipendente che si occupa più della parte grafica. Un’agenzia esterna invece è responsabile degli aspetti più strettamente informatici e tecnici».

Chi sono i vostri lettori?
«Il nostro pubblico è composto da persone che hanno un’età compresa tra i 24 e i 55 anni per lo più, anche se ultimamente abbiamo notato come ci sia un innalzamento dell’età verso i 60-65 anni. D’altronde ormai internet è non più solo appannaggio dei più giovani».

E in che modo venite letti?
«I lettori accedono al giornale in tre modi, in quote equamente suddivise: traffico diretto, da Facebook e dalle ricerche effettuate in Google. Questo vale per tutti quei giorni in cui non ci sono notizie particolarmente importanti, altrimenti il traffico da Google e Facebook aumenta in maniera drastica.
Oltre il 65% sceglie di leggere MBNews attraverso cellulare, proprio per questo abbiamo lanciato ad inizio di quest’anno una versione del sito, che è partita proprio dal lato mobile».

Che cosa non deve mai mancare in prima pagina
«La notizia del giorno. Anche se non c’è una vera regola: a volte si tratta purtroppo di un incidente mortale, altre volte di strade Statali o Provinciali che vengono chiuse al traffico, altre volte di fatti d’attualità e di cronaca che hanno colpito l’attenzione delle persone. E allora tutti cercano in internet maggiori informazioni o particolari».

Come vi rapportate coi social network? Facebook è un pericolo o un’opportunità?
«Sicuramente è un’opportunità dato che il 30% (e volte di più) del nostro traffico deriva da lì. Dall’altra parte per avere questi risultati bisogna curare la pagina Fb quasi come se fosse la piattaforma di pubblicazione del sito. Ciò richiede energie, tempo e risorse economiche. Durante l’anno ci avvaliamo anche di una consulente che ci guida nelle nostre scelte nei social. Pericoli non ne vedo, anche se a differenza di quello che si può immaginare non sono gli altri editori della zona, ma i social network il secondo grande competitor, dopo Google, per quanto riguarda il mercato pubblicitario. Insomma fino a quando Fb non deciderà di diventare un editore di notizie locali, veri grossi rischi non ne vedo».

In che modo il giornale che dirigi si confronta o coinvolge le comunità locali?
«Il coinvolgimento e della comunità locale è continuo e costante. Noi la ascoltiamo quotidianamente per avere delle notizie da pubblicare. La nostra comunità ci legge e commenta, partecipa del processo di diffusione delle notizie».

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Per avere le notizie quanto conta il desk, e quanto la strada?
«Il motto è sempre lo stesso da quando abbiamo iniziato: le notizie più interessanti sono in strada, non in redazione. Ogni giorno riceviamo decine di comunicati stampa, ma nessuno avrà mai la forza che ha una notizia raccolta in strada, esclusiva ed originale. La comunità dei lettori ti premia condividendola e commentandola. La rende virale».

Un aneddoto divertente, significativo o curioso della tua vita professionale, e uno della realtà che oggi dirigi
«Scrivo da 22 anni e me ne sono successe di tutti i colori. Tra le cose più divertenti c’è la frase che mi disse un lettore quando lo incontrai di persona. “Mi aspettavo che fosse molto più alto!” E, inteso che io sono nella media italiana per altezza, si può ben capire che lui intendeva che aveva tanto sentito parlare di me da immaginarmi più di quanto io sia realmente. Naturalmente la cosa mi fece sorridere.
E anche in questi 10 anni di MBNews ne sono successe di ogni. Tra le più curiose quando in occasione delle elezioni dell’anno scorso il venerdì antecedente il voto ricevetti in redazione una busta con delle false intercettazioni che miravano a minare l’esito del voto. Ne scoppiò un vero e proprio caso che portò la testata alla ribalta della cronaca nazionale. Significativo fu il fatto che il plico fu spedito proprio a noi, in quanto veniva implicitamente di fatto confermata ancora una volta l’autorevolezza e il peso della testata sul territorio».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Febbraio 2018
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