Spara dall’auto contro gli stranieri, arrestato un uomo
Un uomo ha sparato dalla sua auto per le vie di Macerata puntando alle persone di colore. Quando è stato fermato ha fatto il saluto romano e urlato "viva l'Italia"
Ha girato per le vie del centro di Macerata sparando agli stranieri che incontrava. Sei persone sono rimaste ferite prima che Luca Traini, incensurato 28enne e legato agli ambienti dell’estrema destra, si è arreso alle forze dell’ordine. Ma prima di farsi ammanettare è sceso dalla sua auto con un tricolore legato al collo, ha fatto il saluto romano e ha gridato “Viva l’Italia”.
E’ successo a Macerata, nelle Marche, nella mattinata di sabato 3 febbraio quando l’uomo ha seminato il panico per le vie della città. L’uomo avrebbe già confessato.
Al momento risultano ferite 6 persone, tutte straniere. Una in maniera grave ma cosciente è stata ferita all’addome, mentre le altre sono state dichiarate fuori pericolo. A confermarlo è la Polizia
#Macerata i feriti accertati sono di nazionalità straniera. Subito soccorsi sono ora in ospedale pic.twitter.com/T9Afnp1aWo
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 3 febbraio 2018
Ad aprire il fuoco da un’Alfa 147 contro le persone di colore che trovava in strada è stato il giovane della provincia di Macerata legato ad ambienti dell’estrema destra e candidato nel 2017 con la Lega per le elezioni amministrative del comune di Corridonia, che è stato poi bloccato in piazza della Vittoria.
Secondo le prime informazioni l’attentatore si sarebbe fermato volutamente nella piazza, dove si trova il monumento ai Caduti. Con un tricolore legato al collo è sceso dall’auto lasciando la pistola e si è diretto a piedi verso il monumento dove è stato bloccato.
Durante i primi momenti della sparatoria era entrato in vigore il coprifuoco, ora annullato.
Alcuni colpi sono stati sparati anche contro la sede del PD. «Non dobbiamo alimentare l’odio -ha detto il sindaco di Macerata, Romano Carancini- ma non dobbiamo fare questioni di partito per non alimentare ancora questa violenza». Al momento non è chiaro se ci sia un nesso tra la sparatoria e l’omicidio di Pamela Mastropietro -la ragazza uccisa e trovata fatta a pezzi in una valigia- assassinio per il quale è stato fermato un uomo nigeriano.
«Chiunque spari è un delinquente -ha commentato invece Matteo Salvini- ma è chiaro ed evidente che un’immigrazione senza controllo porta allo scontro sociale».
(seguono aggiornamenti)
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