Ex-Borri, la Coop chiede di riaprire il dialogo con l’amministrazione
La Coop chiede al sindaco di sedersi al tavolo per uscire dall'impasse in cui è finito, nuovamente, il progetto di ristrtturazione dell'ex-calzaturificio Borri

I rapporti tesissimi tra Coop e amministrazione comunale non trovano uno sbocco. Sembra sempre più un muro contro muro quello che si sta vivendo tra la società cooperativa che sta realizzando il supermercato tra via Pisacane, via Mameli e via Duca d’Aosta e il sindaco Emanuele Antonelli.
L’ultimo attacco è arrivato in consiglio comunale con il primo cittadino che ha nuovamente preso di mira la Coop a causa del ricorso al Tar presentato dalla società che sta realizzando il supermercato e per i problemi riscontrati dagli uffici comunali nella presentazione dei progetti per la ristrutturazione dell’ex-calzaturificio Borri e per la rotonda che dovrebbe sorgere sul viale Duca d’Aosta e che il sindaco vorrebbe evitare.
Ecco di seguito le precisazioni e le richieste di Coop:
Diversamente da quanto pubblicato da La Prealpina (edizione odierna) Coop Lombardia, non ha ricevuto nessuna diffida dal Comune di Busto A. relativa “all’amianto sul Borri”.
Coop Lombardia è stata invece informata che “Alfa 1” (responsabile per convenzione dei lavori per la rotonda di Viale Duca d’Aosta e di messa in sicurezza dell’ex Borri) ha ricevuto lunedì una diffida comunale, poco prima della seduta del C.C., e forse a fini mediatici, con la quale un Dirigente Comunale replica ad un reale “ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA A PROVVEDERE” che Coop Lombardia ha notificato al Sindaco il 23/2 u.s. sul tema complessivo dell’ex Borri.
Non è interesse di Coop decidere quali funzioni entreranno nell’ex Borri ma, più semplicemente, che i lavori vengano avviati con urgenza e che si tenga conto dei contenuti della Convenzione sottoscritta e del correlato Piano di Recupero.
Per garantire speditezza ed evitare alle parti iniziative legali, che allontanerebbero l’interesse cittadino, e quello di Coop (esclusivamente ad aprire il supermercato in sicurezza e prima possibile), il Sindaco dovrebbe accettare di riaprire il tavolo di confronto che ha formalmente chiuso come immotivata reazione ad un legittimo ricorso al TAR, senza alcuna richiesta risarcitoria, che Coop ha dovuto depositare per autotutela nel gennaio scorso.
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