La Gallazzi annuncia 30 licenziamenti, il sindacato proclama lo sciopero

L'accordo tra le parti è lontano. Previste 16 ore di sciopero. «Vogliono licenziare indicando le persone»

gallazzi tradate

La Gallazzi di Tradate, azienda chimica del gruppo internazionale Tekni Plex, ha annunciato 30 licenziamenti. Le posizioni dell’azienda sono molto distanti da quelle dei rappresentanti sindacali Antonio Parisi (Uiltec Uil), Silene Raddrizzani (Filctem cgil), Pietro Apadula (Femca Cisl) e Roberto Magri (Adl).

Dunque è molto difficile che si trovi un accordo a breve. «Noi abbiamo chiesto un’uscita su base volontaria e pensionamenti – spiega Parisi della Uiltec – l’azienda invece vuole avere mano libera sui lavoratori da licenziare e quindi preme per avere un accordo in quel senso».

Da qui fino alla fine della settimana, il sindacato ha già previsto un pacchetto di 16 ore di sciopero su due turni, di 8 e 4 ore, in quanto alcuni impianti non possono essere fermati totalmente. Mentre uno sciopero di 24 ore è previsto per lunedì 19 marzo, a condizione che le parti vengano convocate per quella data presso l’Arifl (l’agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro) di Regione Lombardia.

Già negli anni scorsi la Galazzi aveva subito una notevole cura dimagrante. Poi con l’acquisizione da parte del gruppo Tekni Plex, non solo si erano salvati 205 posti di lavoro, nei due stabilimenti di Gallarate e Tradate, ma era stato presentato un piano industriale per rilanciare l’azienda. «È vero che c’è un calo dei volumi – conclude Parisi – ma quelle promesse non sono mai state mantenute e le richieste di licenziamento ad personam sono irricevibili».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 13 Marzo 2018
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