“Spegnete i motori davanti a scuola”. La mobilitazione dei genitori anti-smog
Con il freddo del mattino, troppi lasciano accese le auto in attesa dell'apertura dei cancelli. E così parte la campagna "Non rompeteci i polmoni"

«Mai visti così tanti bambini che arrivano a scuola a piedi. Sta già funzionando». Al terzo giorno di mobilitazione anti-smog, vedere già qualche risultato fa ben sperare i genitori della scuola. Mobilitati (chi più attivamente, chi in seconda linea) per un obbiettivo semplice: ottenere che gli altri genitori e nonni del quartiere spengano il motore durante l’attesa dell’apertura dei cancelli della scuola.
Scenario: scuole primarie di un quartiere di periferia di Gallarate. Uno di quei quartieri ad alta densità – palazzi, soprattutto – dove andare a scuola a piedi è possibile per molti, anche se non per tutti.
Lo strumento dei genitori no-smog sono le parole e un volantino, ben curato nella grafica, con lo slogan “Non rompeteci i polmoni”. La mobilitazione e partita sul finire dell’inverno, quando la sosta a motore acceso è un problema ben visibile. «Questo volantino – raccontano – nasce in un giorno di scuola qualunque: una strada da percorrere e una decina di auto in sosta con il motore accesso, in attesa del suono della campanella. Dentro le aule nonni, madri e padri e i loro bambini di cristallo che no devono prendere freddo. Fuori, in strada, gli altri. A respirare i gas di scarico».
Così è partito il lavoro di sensibilizzazione, soprattutto nei minuti che precedono l’apertura dei cancelli alle 8.10. «Prima abbiamo iniziato a dirlo ogni giorno a voce, ma non funzionava. Per questo abbiamo deciso di fare un volantino». L’obbiettivo è molto mirato: c’è chi spera in futuro di limitare al traffico la via d’ingresso negli orari di entrata, ma l’obbiettivo condiviso è quello di far spegnere i motori almeno durante la sosta e lo “scarico” di bimbi e zainetti.
I primi giorni sembrano aver già ottenuto qualche risultato: molti rinunciano alla sosta a motore acceso, alcuni lasciano i figli all’angolo della via, evitando l’incolonnamento delle auto nella stradina della scuola. Qualcuno ha forse deciso anche di rinunciare del tutto all’auto. Anche il “nonno-vigile”, il volontario che ogni giorno presidia l’attraversamento pedonale, conferma l’impressione di una riduzione del traffico.
Sarà costante nel tempo? Troppo presto per dirlo. Di sicuro l mobilitazione va avanti, anche ora che finalmente il mattino ha l’aria che sa già di primavera e le temperature minime paiono lontane dallo zero termico. I genitori no-smog vanno avanti, sapendo che la sensibilizzazione e necessaria: «Lasciano il motore acceso italiani e stranieri, genitori giovani e nonni anziani. Riguarda tutti».
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