Il Varese dei giovani va avanti: «Rispettiamo gli impegni presi»

In una conferenza stampa unita di Settore Giovanile e Scuola Calcio, i responsabili Massimo Scodellaro e Marco Caccianiga spiegano: «L'anticipo chiesto ai genitori andrà agli allenatori, non alle vertenze»

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Lo ha ribattezzata una conferenza stampa “irrituale”, Marco Caccianiga, responsabile della Scuola Calcio, che questa mattina, affiancato dal direttore generale del Settore Giovanile Massimo Scodellaro, hanno indetto un incontro per chiarire alcune circostanze riguardanti le giovanili biancorosse.

«Ai piani alti – esordisce Caccianiga – stanno lavorando per portare a casa il risultato. Questa società è dilettantistica con debiti da Champions League. Quando sono ripartiti hanno creato voragini. Scuola calcio e settore giovanile hanno un’organizzazione indipendente che stiamo portando avanti. Molto spesso leggiamo situazioni che riguardano il nostro mondo senza essere interpellati. Quello che fanno ai piani alti lo seguiamo con interesse perché siamo schierati con Sauro Catellani e i gruppi interpellati affinché il calcio cittadino non muoia, ma vogliamo che il settore giovanile e la scuola calcio non smettano di lavorare».

Caccianiga prosegue il suo discorso chiarendo una mossa fatta da Scuola Calcio e Settore Giovanile: «Abbiamo chiesto ai genitori di anticipare la terza retta per pagare gli allenatori che ogni giorno sono in campo con i bambini e che credono in questo progetto. Le rette sono servite per questo e sottolinearlo è una cosa fondamentale. Questa conferenza mi dà l’opportunità di elogiare gli allenatori che hanno scelto di rimanere e continuare ad allenare le squadre in questo momento di difficoltà. Chi è andato, lo ha fatto per una scelta loro, noi non abbiamo allontanato nessuno. Chi è rimasto lo ha fatto perché ha la pelle biancorossa. Ci spiace che tutte le critiche piovano su chi prova a tenere la barra dritta e che fa parte del progetto fondato da Riccardo Sogliano e che è continuato anche con la nuova società dopo il fallimento. Abbiamo necessità di spiegare, come fatto già con i genitori, che la situazione non cambia: andiamo avanti e rispettiamo tutti gli impegni presi. Questa “baracca” sta andando avanti tranquillamente. La scuola calcio si chiama così perché ha in sé principi educativi.».

«Questo progetto – continua il Caccia – è fondamentale anche per la famiglia Catellani e anche per l’amministrazione comunale. Con il sindaco Davide Galimberti ci sentiamo giornalmente perché è ha a cuore il bene del Varese. Ho apprezzato tantissimo le prime parole di Sauro Catellani quando è arrivato al “Franco Ossola”: non ha fatto promesse irrealizzabili, dimostrandosi una persona molto professionale, dichiarando di non dover fare il passo più lungo della gamba. Nessuno negli ultimi anni si è espresso in questi termini e ci ha colpito molto».

«Per il futuro – chiude Caccianiga – dobbiamo riprendere i rapporti con le società che ci stanno attorno, ricostruendo la credibilità del nostro club. Noi siamo rimasti qua: andiamo avanti tranquillamente e ciò che sta succedendo non intacca il nostro lavoro, senza paure e senza stress o agonie. In una società che si rispetti, chi sta sotto continua a lavorare».

Dopo il lungo discorso di Caccianiga, la parola passa a Massimo Scodellaro: «Associandomi appieno dalle parole dette da Marco. Inizio spiegando una situazione che ci sta a cuore: abbiamo chiesto una settimana fa di chiedere aiuto ai genitori per venire incontro alle esigenze degli allenatori. Qualcuno ha capito, altri no e ci hanno anche insultato. Diverse persone hanno deciso di darci una mano e in tre giorni, entro martedì sera, abbiamo ricevuto 3300 euro. Non sono necessari per pagare tutti gli addetti ai lavori, alcuni avanzano ancora dei compensi, ma abbiamo dato un segnale. Speriamo tutti che domani il Varese abbia un futuro sereno. Sono qui quindi a chiedere ancora una mano alle famiglie e ai tanti sponsor. Questi sono le realtà che ci sono state a fianco fino a oggi: Fox Town, Crespi Auto, Arredopiù, Top Level, Tigros per il progetto Bimbo, Pavis, Immobiliare Varese e Ilc corsi di lingue. Oltre agli sponsor dobbiamo ringraziare anche il Gruppo Trenta che. Noi ci crediamo, andiamo avanti, e se qualcun altro vorrà darci una mano, useremo quei soldi solo per dare i compensi ai nostri allenatori e addetti».

«Per quanto riguarda l’attività – spiega Scodellaro provando a guardare in là –, faremo cinque tornei chiamati “Junior Cup”, dall’annata 2005 fino ai più piccoli. Parteciperanno tutte squadre professionistiche e questa organizzazione serve anche per rispondere alle critiche che abbiamo ricevuto finora».

Durante la conferenza ha preso parola anche il direttore sportivo Alessandro Merlin, per evidenziare una questione importante per le sorti della società: «Il signor Catellani è partito da Milano questa mattina per pagare le vertenze ed evitare la penalizzazione. I soldi per le vertenze vengono fuori da lì, non dalla scuola calcio. Lo sottolineo perché è importante».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 02 Marzo 2018
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