Comprare l’auto insieme fa bene all’ambiente e al portafogli

Attraverso il Gruppo d'Acquisto Ibrido ogni due mesi vengono comprate ottanta auto elettriche o ibride. Una storia partita da Gallarate e Carnago

Gruppo acquisto Ibrido

Domenica prossima si ritroveranno, come ogni anno, in un bel posto: quest’anno hanno scelto il lago d’Iseo, per rivedersi e anche per “imparare”. Sono le famiglie e le singole persone che aderiscono al GAI, il Gruppo d’Acquisto Ibrido nato nel 2013.

Andiamo per ordine: al Gruppo d’acquisto si aderisce, prima di tutto, per comprare a prezzo ridotto un’auto a basso impatto ambientale. «La nostra idea è stata replicare la logica dei Gruppi d’Acquisto» spiega Luca Dal Sillaro, fondatore del Gai con il socio Alfredo Furini, di Milano. I Gas acquistano frutta, verdura, formaggi e simili, il Gai invece punta a fare grandi acquisti collettivi di un bene decisamente più costoso: l’auto ibrida.

«L’idea è che se si acquistano 50 o 80 auto dallo stesso concessionario, questo può offrire sconti significativi» continua Dal Sillaro. «I nostri associati sanno che si può risparmiare 1000 euro». L’esperienza è stata avviata nel 2012, tra Carnago e Gallarate. Primo acquisto: sedici auto ibride. Può sembrare molto, ma è poca cosa rispetto alla realtà di oggi del Gai.

A distanza di sei anni dai primi acquisti e di cinque dalla fondazione dell’associazione, infatti, il volume degli acquisti è notevole e “consolidato”: «oggi acquistiamo ottanta auto ogni due mesi» spiega Dal Sillaro. L’associazione fa solo da punto di raccolta, non ci sono intermediari: al momento dell’acquisto ognuno diventa subito proprietario dell’auto. Totale degli acquisti in sei anni: 1200 auto, tra ibride ed elettriche.

Gruppo acquisto Ibrido

C’è però un altro aspetto fondamentale dell’associazione: come negli altri Gruppi d’Acquisto, l’esigenza di comprare un determinato bene (in questo caso: l’auto) si trasforma anche in un’esperienza insieme. «Non tutte, ma molte persone che fanno acquisti rimangono legate all’associazione, legate alla missione di diffondere l’auto a basso impatto ambientale».

Il simbolo di questa esperienza sono i raduni. Due l’anno, in primavera nel Nord Italia, in autunno nel centro Italia. Occasione di ritrovo, ma anche di “competizione”, seppure particolare: le gare del Gai infatti non hanno a che fare con la velocità, ma con la capacità di ridurre i consumi.«Premiando le prestazioni migliori di consumo. Lo scorso anno abbiamo fatto ad esempio il giro del Lago Maggiore, il migliore in gara ha percorso 43 km con un litro di carburante».

Gruppo acquisto Ibrido

Domenica 8 aprile si troveranno per il raduno 2018: il giro del Lago d’Iseo, con ventisette “piloti” iscritti alla gara, più tre auto in rappresentanza di scuderie di Ferrara, Bologna e Hyundai Italia, «guidate dai piloti migliori delle precedenti edizioni».

Acquisto, raduni e anche corsi di guida “ibrida”, per imparare a ridurre i consumi. Dopo la prima edizione nel 2015 al Chiostro Voltorre, oggi i corsi coinvolgono 500 persone l’anno.

Attività che si svolgono ormai in tutta Italia. «La nostra sede vera è il nostro sito» scherza Dal Sillaro. Associarsi al Gai costa 15 euro l’anno. «Ma si paga solo nella misura con cui si decide di acquistare un’auto, invece seguire le nostre attività è sempre gratuito e senza impegno».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Aprile 2018
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