Grazie alla Lamberti spa pettinarsi i capelli è più facile

In tre anni 500 alunni delle scuole elementari e medie del paese hanno partecipato all'iniziativa “Un giorno da chimico in Lamberti” facendo esperimenti e lezioni in aula con i ricercatori dell'azienda

Vista di sera, illuminata a giorno, quando si attraversa l’autostrada in direzione Varese, la Lamberti spa di Albizzate impressiona per complessità e mole. Sembra un po’ la fabbrica dei Simpson della città di Springfield. In realtà questa azienda chimica è molto vicina alle nostre vite, almeno più di quanto noi pensiamo. Lo slogan “La chimica che migliora la vita di tutti i giorni” non nasce per caso, anzi. I suoi prodotti di sintesi hanno mille utilizzi. La gomma di guar modificata, per esempio, è un addensante che viene utilizzato negli shampoo per rendere i capelli più pettinabili. Altri prodotti rendono morbido e lavorabile il cuoio che riveste gli arredi, altri ancora migliorano le superfici di legno rendendole impermeabili e lucide. L’elenco sarebbe molto lungo perché i prodotti della Lamberti sono utilizzati nei più svariati settori: dalla cosmetica all’industria alimentare, dall‘oil and gas all’ingegneria civile, dalla ceramica alla carta, dal tessile passando per l’edilizia.

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Questa multinazionale tascabile fattura 500 milioni di euro, di cui l’80% all’estero, dà lavoro a oltre 1.300 persone, di cui 400 solo nello stabilimento di Albizzate, e investe il 3% dei ricavi in ricerca e sviluppo. Una percentuale superiore  alla media nazionale che negli anni ha permesso di generare ben 600 brevetti grazie al lavoro di 130 ricercatori impegnati nella ricerca applicata, nella sintesi e nell’analisi nei 15 laboratori dislocati su un’area di 5mila metri quadrati. Un valore economico e sociale enorme che il gruppo ha deciso di comunicare anche attraverso alcuni «ambasciatori» speciali: gli studenti di Albizzate. Grazie a una convenzione firmata con il Comune nell’ultimo triennio 500 alunni delle scuole elementari e medie del paese hanno partecipato all’iniziativa “Un giorno da chimico in Lamberti”. Per un giorno, accompagnati dai loro insegnanti, gli studenti si sono trasferiti nell’azienda e con tanto di camice bianco, occhiali e caschetto hanno partecipato ad alcuni esperimenti chimici coordinati dai ricercatori.

«L’esperienza diretta è fondamentale per  avvicinare sempre più i giovani al mondo delle imprese e nel caso della chimica serve a sfatare alcuni luoghi comuni, come la nocività e gli incidenti che nella storia sono stati rari, ma ancora ben radicati nell’immaginario collettivo. Questo progetto è per noi l’occasione di far conoscere meglio alle famiglie il Gruppo Lamberti che è un’azienda scientificamente e tecnologicamente avanzata, con collaboratori altamente professionali e particolarmente attenta agli aspetti di sostenibilità verso il territorio circostante» dice Fabio Viola, direttore dello stabilimento. 

Perdere la reputazione per un’azienda è quanto di più disastroso possa avvenire, soprattutto nell’era dei social dove nulla passa inosservato. «Siamo stati tra i primi a utilizzare un codice etico in materia di salute, sicurezza e salvaguardia dell’ambiente – aggiunge Giovanni Floridi, responsabile della ricerca e sviluppo -. Facciamo progetti di cosviluppo, accordi regolamentati e controlliamo la qualità e la sostenibilità dei nostri fornitori e dell’intera filiera pur operanti in diverse parti del mondo. Collaboriamo con università e centri di ricerca in Italia e in Europa».

Dopo l’introduzione degli argomenti in aula e la pausa merenda, gli studenti hanno fatto una serie di esperimenti a gruppi, affiancati dai ricercatori della Lamberti, sotto lo sguardo attento degli insegnanti e del sindaco Mirko Zorzo. Bardati con caschetto, camice bianco, guanti e occhiali, i ragazzi attraverso una reazione chimica hanno ottenuto un gel per la cessione lenta dell’acqua, applicazione che viene già usata nei sitemi di irrigazione. Hanno gonfiato un pallone con anidride carbonica generata dalla combinazione di carbonato di sodio e acido acetico. Al termine della mattina hanno ricevuto in dono tre libretti dedicati ai principali temi trattati – materia, energia e ambiente – che illustrano l’importante ruolo che il settore della chimica ricopre nella nostra vita quotidiana.
«Sono sicura che dopo questa esperienza alcuni di loro tra qualche anno busseranno alla porta della Lamberti per lavorare nella chimica» ha sentenziato una ricercatrice.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Aprile 2018
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