Il nuovo “Suspiria”, girato a Varese, terrorizza gli Stati Uniti

Presentata al CinemaCon di Las Vegas una sequenza del remake di Luca Guadagnino girato in gran parte all'Hotel Campo dei Fiori

Luca Guadagnino

Una sequenza di Suspiria ha letteralmente terrorizzato la stampa statunitense. Il film di Luca Guadagnino, girato in gran parte a Varese, è il remake dell’omonimo film di Dario Argento del 1977 e una sequenza di quest’opera è stata presentata nei giorni scorsi al CinenaCon Di Las Vegas. Una presentazione avvenuta durante una meeting che ogni anno riunisce esercenti e i maggiori produttori cinematografici. Dopo questa proiezione la rivista Variety ha titolato così un proprio articolo: “Suspiria sfida la folla del Comicon a vomitare con una sequenza macabra“.

C’è molta attesa per la nuova opera di Guadagnino, regista italiano che ha ottenuto un enorme successo negli Stati Uniti con “Chiamami col tuo nome“, storia che ha ricevuto 4 nomination all’ultima edizione degli Oscar, vincendo nella categoria Miglior sceneggiatura non originale, scritta da James Ivory. Suspiria è prodotto da Amazon che ha appena diffuso anche una prima locandina cinematografica. A quanto pare, quindi, ci sono delle sequenze horror che fanno accapponare la pelle. Il film dovrebbe uscire nella sale il prossimo autunno, per poi approdare in tv.

Protagonista della storia è Dakota Johnson, attrice che aveva già lavorato con Guadagnino in A bigger splash, poi diventata famosissima con la trilogia di “50 sfumature”. A Varese, nonostante il film sia ambientato in Germania, sono stati girati soprattutto gli interni della storia, nella splendida cornice dell’Grand Hotel Campo dei fiori. Per l’occasione sono stati rifatti gran parte degli interni della struttura.

«Il CinemaCon è la platea più importante per la possibilità di vita commerciale di questo film – ha detto Guadagnino – la sequenza che abbiamo presentato rende chiaro che cosa la danza e la magia siano in grado di fare se messe insieme». Riferendosi all’originale di Dario Argento, Guadagnino spiega che «in Suspiria sono riuscito a confrontarmi con la mia grande passione per il capolavoro di Dario Argento ed è una forma di omaggio al cinema di Dario e al tipo di reazione che provai quando vidi per la prima volta il film, una reazione viscerale e terminale. Mi piace il cinema degli estremi e con quello amo confrontarmi».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 28 Aprile 2018
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