La giornata per la legalità si chiude con i live di Cisco e Mr Dailom

Una giornata aperta a tutti, giovani e non solo, che ha visto un incontro sul tema della legalità e un concerto, con ospiti i due artisti

Generico 2018

L’evento, organizzato dalla cooperativa sociale NATURart, si è svolto ieri tra la Sala FilmStudio’90 e le sottostanti Cantine Coopuf in via De Cristoforis 5: una giornata aperta a tutti, giovani e non solo, e declinata verso la musica che affronta tematiche sociali, in particolare temi come la lotta alla mafia, al racket e all’usura. Se ne è parlato nella tavola rotonda, prima di lasciare spazio alla musica e al divertimento con i concerti live di Cisco, ex cantante dei Modena City Ramblers, e del rapper varesino Mr. Dailom.

Diverse le autorità presenti tra il pubblico e gli ospiti istituzionali che hanno partecipato alla tavola rotonda. Dopo il saluto dell’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari, sono partiti i lavori coordinati da Andrea Maldera di NATURart: Giacomo Mazzarino, dirigente della Camera di Commercio responsabile dello sportello “RiEmergo”, ha presentato gli strumenti di cui gli enti camerali sono dotati per dare un aiuto alle persone che siano vittime di fenomeni di usura, racket, estorsione e per contrastare le infiltrazioni malavitose nel mondo delle imprese: spesso la criminalità organizzata costruisce sofisticati sistemi di scatole cinesi per mantenere una parvenza di legalità. Strumenti di trasparenza, come il Registro delle Imprese, supportano le forze dell’ordine nel ricostruire gli assetti di queste società e risalire così alle organizzazioni di stampo mafioso.

«In provincia di Varese – aggiunge – sono stati censiti circa 200 tra immobili e aziende confiscate alla criminalità organizzata, per la metà ancora da destinare a nuovi utilizzi; in Lombardia sono oltre 2.700, il 10% circa del totale nazionale: numeri che smentiscono, se ancora ve ne fosse bisogno, che il fenomeno mafie non ci riguardi, ma che rappresentano contemporaneamente importanti opportunità di riuso per scopi sociali o produttivi».

Stimolante e ricco di spunti di riflessione per i ragazzi il racconto di Ettore Terribili di Coop Lombardia sulle esperienze nei campi di volontariato nei beni confiscati. I due artisti, Cisco e Mr. Dailom, hanno richiamato, invece, l’importanza della musica nell’affermare valori di contenuto e si sono rivolti ai giovani, tra cui i ragazzi del liceo classico Cairoli di Varese, che, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, hanno contribuito all’organizzazione dell’evento, e gli oltre 40 giovani musicisti, provenienti da varie zone della Lombardia, che hanno partecipato al concorso musicale correlato all’iniziativa: «La domanda su cui riflettere – così si è rivolto Stefano “Cisco” Bellotti ai ragazzi – è sul significato della parola “Stato”. Ebbene, lo stato siete voi, con i vostri comportamenti, con il vostro modo di essere e di vedere le cose: e chi fa un lavoro privilegiato come il mio dovrebbe sempre riflettere e ricordarsi dei messaggi che veicola attraverso la musica. Personalmente, le canzoni che non dicono nulla non mi interessano e non mi incuriosiscono».

Anche chi ha scelto un genere controverso come il rap ci ha tenuto a ricordare di non ricorrere a cose strane e a strategie malsane per raggiungere i propri sogni: «Nonostante il mio linguaggio non sia molto filtrato – ha spiegato Davide Di Bartolomeo, in arte Mr. Dailom – nei miei testi è predominante il fatto di puntare sulle proprie capacità, di credere in se stessi. In questo senso, mi sento un “condottiero” che celebra la persona per inseguire i propri obiettivi».

IL CONCORSO MUSICALE 

Durante l’incontro sono stati premiati i musicisti Mich da Ciserano (Bg) e Giorgio Gulì, palermitano residente a Milano, che si sono aggiudicati il premio ex-aequo del concorso musicale, cui hanno partecipato altre 6 band tutte Under 35 (Samuele Cucinotta, Vugly, Soul in Tension, Maryele, Rallenta e Gio Ui). Gulì realizzerà nelle prossime settimane un videoclip, Mich la registrazione del brano in uno studio professionale. Durante la premiazione ieri hanno ricevuto simbolicamente due cesti confezionati offerti da Libera e realizzati, dunque, da cooperative operative in beni confiscati alla mafia.

Ecco le motivazioni della giuria, composta da addetti del settore musicale (tra cui l’agenzia di booking Tube Agency, la casa discografica Ghost Records, lo studio di registrazione La Sauna, la scuola di musica CFM di Barasso) e da giovani del Liceo Classico e coordinata dagli educatori NATURart Massimiliano Potenzoni e Eugenio Silei: «Ballad of the last chief di Mich è stata scelta per la particolare originalità di stile e di contenuto, mentre il brano di Gulì per la condanna aperta alla mafia, mediante i riferimenti agli orrendi delitti commessi, come quelli di Falcone, Borsellino e il giovane Di Matteo, ma anche per aver saputo conciliare un tema così delicato con un accompagnamento coinvolgente».

La serata è proseguita dando spazio alla musica con le note folk di Cisco e rap di Mr. Dailom.

“Legalità sul Palco – Tavola Rotonda Atto II” è stata organizzata dalla Cooperativa Sociale NATURart in collaborazione con Tube Agency, Cantine Coopuf, Madboys Eventi & Concerti, Twiggy Varese. “Legalità sul Palco” fa parte di “Tutta un’altra storia”, il progetto che da settembre scorso racconta le storie delle vittime di mafia, l’impegno contro la criminalità organizzata e i beni confiscati.

Tutta un’altra storia è promosso dal Comune di Varese con il contributo di Regione Lombardia, in collaborazione con diversi attori del territorio: la Cooperativa Totem, impegnata nei percorsi laboratoriali nelle scuole secondarie di primo grado di Varese; l’associazione Cortisonici che ha riservato una sezione del suo omonimo festival a cortometraggi realizzati da ragazzi; la Cooperativa Naturart che si è occupata del rapporto tra legalità e musica ed ha tenuto percorsi educativi e didattici nelle scuole.

Il progetto si avvale inoltre delle collaborazioni con Libera Associazione contro le Mafie, dell’agenzia di comunicazione Hagam, della Camera di Commercio di Varese e del sostegno di Coop Lombardia. “Tutta Un’Altra Storia” è realizzato nell’ambito dell’accordo di collaborazione sottoscritto con Regione Lombardia per la realizzazione di interventi di assistenza e aiuto alle vittime di reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, ai sensi dell’articolo 20 della l.r. n. 17/2015. La sensibilizzazione e l’informazione servono anche a fare in modo che le vittime di soprusi addebitali a questo tipo di reati, che la legge vieta e per i quali pone in essere strumenti di tutela, sappiano a chi rivolgersi:
- allo Sportello RiEmergo della Camera di Commercio per un primo orientamento sugli strumenti di supporto e sulle tutele esistenti;
- alle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) che garantiranno la massima riservatezza e sicurezza;
- alle Associazioni presenti sul territorio che hanno nella loro mission la tutela e il sostegno alle vittime di reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata;
- al Servizio SOS Giustizia Numero unico per la Lombardia 335/6037969.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Aprile 2018
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