Pro Patria poco incisiva, il pari a Trento è un’occasione persa

I Tigrotti non vanno oltre lo 0-0 al Briamasco, nonostante i padroni di casa chiudano in nove (dopo aver colto due pali). Reti bianche anche per il Rezzato: il sorpasso bustocco non riesce

trento pro patria calcio 2018

Ha il sapore amaro dell’occasione sprecata il pareggio colto dalla Pro Patria in quel di Trento. La squadra di Ivan Javorcic non va oltre lo 0-0 sul campo dei pericolanti gialloblu e non approfitta del medesimo risultato colto a Darfo Boario dalla rivale Rezzato. Così i bresciani restano a +4 in classifica (con una partita in più: 74 a 70; il Pontisola intanto risale a 68) rispetto a Santana e compagni, un verdetto che oggi i Tigrotti avrebbero potuto migliorare a proprio favore.

Al “Briamasco” però la Pro Patria è risultata troppo poco incisiva, e in particolare non è riuscita a sfruttare la – addirittura – doppia superiorità in fatto di uomini che si è creata nell’ultimo scorcio di gara. Il Trento è infatti prima rimasto in dieci – non era ancora scoccato il 20′ della ripresa – e poi addirittura in nove uomini, ma è riuscito a rimanere coperto e fare muro davanti a Festa, impedendo alla Pro di scardinare la retroguardia di Restelli. Un peccato grave per una squadra che poteva davvero ribaltare la classifica e che a quel punto aveva messo in campo tutti gli uomini d’attacco a disposizione.

Tra sette giorni nuovo confronto a distanza, ma questa volta sia la Pro sia il Rezzato giocheranno tra le mura amiche. Più morbido, sulla carta, l’incrocio dello “Speroni” (con il Levico) rispetto a quello dei rivali che ospiteranno il Lecco, ma certo il mancato successo di Trento rischia di incidere anche sul morale dell’undici bustocco. Javorcic dovrà lavorare anche su quello, in settimana. (Foto: AC Trento)

CALCIO D’INIZIO

Trento guardingo e pronto a coprirsi, Pro Patria con il consueto schieramento a tre difensori nel match del “Briamasco”, possibile crocevia decisivo in chiave promozione per i tigrotti. Mister Javorcic, senza Bortoluz (oltre a Mozzanica e Colombo), ritrova Santana almeno per la panchina; a centrocampo invece Disabato vince il ballottaggio della vigilia con Pedone. Buona cornice di pubblico con oltre 400 presenze, con rappresentanza biancoblu; si gioca sotto un cielo nuvoloso ma con una temperatura gradevole.

IL PRIMO TEMPO

Frazione non esattamente da ricordare quella di apertura a Trento, visto che sono davvero poche le occasioni da segnalare nei primi 45′ di gioco. A partire meglio sono i padroni di casa, che impegnano per due volte Mangano in meno di un quarto d’ora, seppur con conclusioni non particolarmente difficili: prima è la volta di Zecchinato (testa, al 4′), poi di Bardelloni (di potenza al 13′). La squadra di Javorcic dà segni di risveglio dopo il 20′ e pian piano aumenta la mole di gioco: il risultato sono un paio di palloni buoni intorno alla mezz’ora quando in particolare è un tiro di Gazo che mette i brividi a Festa, terminando a lato di un soffio dopo una deviazione.
Il Trento, forse un po’ scottato dalla pressione ospite, quindi si riorganizza e riesce a controllare l’ultimo tratto di primo tempo, mettendo fuori la testa soprattutto sulla corsia di destra. Nel finale ultimo tentativo tigrotto con traversone di Disabato che attraversa l’area senza però trovare deviazioni da parte di qualche compagno (Galli e Gucci i più vicini).

LA RIPRESA

Javorcic manda a scaldare Santana ma attende un po’ di tempo prima di giocarsi la carta brasiliana. Tempo in cui però la Pro rischia grosso, in particolare al 9′ quando Bardelloni si coordina e centra il palo, poi sulla ribattuta devia ancora verso la porta e trova un Mangano provvidenziale a deviare la sfera sulla traversa.
I primi innesti bustocchi sono quelli di Arrigoni e Pedone, mentre l’ora di Santana scocca al 20′ dopo la prima espulsione del pomeriggio ai danni di Paoli: il giocatore trentino falcia Scuderi in scivolata, l’arbitro è severo e opta per il rosso diretto facendo arrabbiare i gialloblu, costretti a coprirsi rinunciando a una punta (Zecchinato). Al contrario la Pro può alzare al massimo il proprio baricentro e oltre a Marito inserisce anche Ghioldi; purtroppo però i tigrotti non riescono a confezionare azioni particolarmente pericolose (Festa si oppone subito al brasiliano, poi al 37′ Gucci si gira ma manda alto) e gli uomini di Rastelli riescono a fare muro.
A sei minuti dalla fine il Trento resta addirittura in nove, con il secondo giallo sventolato a Bacher dal signor Collu ma neppure questo doppio vantaggio numerico serve a una Pro incapace di gonfiare la rete. Si chiude a reti bianche anche dopo il lungo recupero, e il fischio finale dà il via a un viaggio di ritorno verso Busto Arsizio carico di rammarico.

TRENTO – PRO PATRIA 0-0

TRENTO (5-3-2): Festa; Toscano (Carella dal 41′ st), Giacomoni, Kostadinov, Sorbo, Badjan (Pangrazzi dal 25′ st); Furlan, Bacher, Paoli; Bardelloni (Appiah dal 44′ st), Zecchinato (Bertaso dal 22′ st). All. Rastelli. A disp.: Matin, Casagrande, Bortoli, Ferraglia, Boldini.
PRO PATRIA (3-5-2): Mangano; Molnar, Zaro, Scuderi; Cottarelli, Gazo (Pedone dall’11’ st), Pettarin, Disabato (Santana dal 20′ st), Galli (Arrigoni dall’11 st); Le Noci, Gucci. All. Javorcic. A disp.: Guadagnin, Marcone, Colombo, Ugo, Chiarion, Ghioldi.
ARBITRO: Collu di Cagliari (Masini e Fabris).
NOTE. Giornata tiepida e nuvolosa, terreno in buone condizioni. Espulsi: Paoli (T) al 19′ st, Bacher (T) al 36′ st. Ammoniti: Bacher, Zecchinato, Arrigoni. Calci d’angolo: 2-6. Recupero: 2′ e 6’+1′. Spettatori: 400 circa.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Aprile 2018
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