Il sindacato chiede a Fontana una cabina di regia contro gli infortuni sul lavoro
Le aziende lombarde son 560mila i controlli solo 29mila. Cgil Cisl e Uil chiedono alla Regione di reinvestire tutte le risorse provenienti dalle sanzioni, come previsto dal testo unico, per potenziare i servizi ispettivi
Sono già 18 le vittime di infortuni sul lavoro registrate in Lombardia dalle Ats a cui si dovranno aggiungere gli incidenti mortali in itinere registrati dall’Inail, che richiedono più tempo per la verifica. Secondo Cgil, Cisl e Uil occorre un intervento straordinario, richiesta che è stata fatta direttamente al nuovo governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore al Welfare Giulio Gallera, nell’ambito della riunione del comitato di coordinamento sugli infortuni sul lavoro.
I sindacati hanno giudicato positivo l’impegno della Regione per contrastare il fenomeno, ma ritengono che oltre ai momenti istituzionali sia necessario attivare un tavolo regionale di confronto tra Regione, imprese, sindacati, per definire punti d’intesa, a partire dalla definizione di progetti di prevenzione e da una maggior presenza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in tutte le realtà produttive.
Secondo la segretaria generale della Cgil Lombardia, Elena Lattuada «Il lavoro è iniziato, adesso bisogna essere conseguenti con scelte politiche e risorse adeguate per rispondere all’emergenza che non riguarda solo i morti sul lavoro, ma anche il moltiplicarsi di infortuni. Risorse anche aggiuntive a quelle derivanti dalle sanzioni, personale e piani programmati di intervento, anche nei settori meno indagati, quale quello degli appalti».
Il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, sottolinea che: «Occorre fare il massimo sia per la qualità della formazione sia per le risorse investite nella prevenzione e protezione. In una Regione come la Lombardia sono insufficienti i controlli realizzati: 29.000 aziende controllate in un anno, su oltre 560.000. C’è l’esigenza di uno scatto in più, con l’impegno di tutti, per coordinare meglio il complesso delle responsabilità e le attività dei soggetti che operano per garantire la prevenzione e il controllo».
Cgil Cisl e Uil chiedono alla Regione di reinvestire tutte le risorse provenienti dalle sanzioni, come previsto dal testo unico, per potenziare i servizi ispettivi delle Agenzie di tutela della salute e aumentare l’attività di controllo su settori a maggior rischio. Le risorse vanno impiegate non solo per aumentare il numero dei controlli, ma per progettare anche altre forme di intervento, come i piani mirati di prevenzione, che in alcune Ats già si fanno, e renderli per tutte obbligatori.
Per Danilo Margaritella, segretario generale Uil Milano e Lombardia «È importante che anche in Regione Lombardia sia stata finalmente avviata una cabina di regia sulla sicurezza sul lavoro che, come dimostrano anche i numeri degli infortuni mortali in questi primi mesi del 2018, rappresenta un’assoluta emergenza; per riuscire ad invertire la tendenza è fondamentale puntare sulla formazione certificata e di qualità. Passare dai buoni propositi ad azioni concrete, significa anche introdurre un sistema premiale per quelle realtà che applicano rigorosamente le prescrizioni sulla sicurezza e che raggiungono l’obiettivo di zero infortuni».
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