Telai Itema finanzia la crescita quotandosi in Borsa

L'offerta pubblica servirà a finanziare il progetto Galaxy: creare una costellazione di società da acquisire che appartengano alla filiera dell'azienda bergamasca. L’amministratore delegato è il varesino Carlo Rogora

Avarie

Itema, il gruppo bergamasco fondato nel 1967 da Gianni Radici, esordisce in borsa il 9 maggio sul segmento Star che raggruppa le società ad alti requisiti. Il roadshow in Europa è partito il 24 aprile e terminerà il 3 maggio. Il giorno dopo, il 4, sarà reso noto il prezzo delle azioni compreso fra 3,15 e 4,15 euro. Il flottante previsto oscilla fra il 32,4 e il 37% a seconda che venga esercitata l’opzione di geenshoe (questa opzione serve a stabilizzare il titolo dopo un’offerta pubblica iniziale).

Saranno immesse sul mercato fino a 20 milioni di azioni in aumento di capitale e 7,25 milioni di azioni poste in vendita dagli attuali azionisti (le famiglie Radici, socio di riferimento con circa il 60%, più Arizzi e Torri). L’ipo serve per finanziare la crescita e in particolar modo il progetto Galaxy: creare una costellazione di società da acquisire che appartengano alla filiera di Itema, gruppo meccatronico specializzato nella progettazione e produzione di telai altamente innovativi per creare tessuti di alta qualità (fra i clienti vi sono i Miroglio, Albini e Loro Piana) e quelli speciali (antiproiettili, interni per le auto, paracaduti… ). Le aziende target sono tutte bergamasche, molte si concentrano in Val Seriana.

Le società target sono 25, con un fatturato compreso fra 5 e 40 milioni di euro, da rilevare in quota maggioritaria entro 36 mesi dalla data della quotazione, come ha spiegato Carlo Rogora, amministratore delegato di Itema. «Di queste, 12 sono già state selezionate e contattate, con alcune abbiamo avuto contatti più approfonditi – ha detto il manager – Il modello è l’operazione Lamiflex, effettuata lo scorso anno: abbiamo comprato il 61% delle azioni e lasciato il 39% in mano ai soci originari, per coinvolgerli in prima persona nel progetto di crescita del gruppo Itema»

La società bergamasca ha chiuso il 2017 con ricavi per 305,768 milioni contro 265,85 milioni del 2016”. L’ebitda 2017  è stato di 25,638 milioni di euro (8,4% sui ricavi), quello del 2016 si era assestato a 22,055 milioni (8,3% l’ebitda margin), nel 2015 era pari a 21,513 milioni (7,9%). L’utile 2017  è stato di 18,067 milioni (5,9%), erano 18,610 nel 2016 (7%) e 17,723 (6,5%) nel 2015. «Non abbiamo toccato nel prospetto informativo il tema del dividendo» ha spiegato il cfo Giacomo Sala, in quanto il gruppo conta di usare la liquidità della quotazione per una serie di acquisizioni.

I maggiori competitor di Itema, il gruppo belga (quotato) Picanol, che ha ricavi annuali per quasi 700 milioni di euro, e i giapponesi di Toyota.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Aprile 2018
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