Javorcic: «Una stagione straordinaria, abbiamo fatto un capolavoro»

Il tecnico della Pro Patria festeggia la promozione in Serie C anche in sala stampa: «Voglio dedicare la vittoria alla mia famiglia». Turotti conferma: «Lavorare ancora con il mister sarebbe bello»

Calcio: Pro Patria domenica 6 maggio 2018

La Pro Patria è in Serie C grazie alla vittoria sul Darfo Boario e allo “Speroni” è grande festa. Grande parte del merito è anche di mister Ivan Javorcic: «E’ stata una stagione straordinaria. Abbiamo fatto un capolavoro tutti assieme. C’è stato un grande gruppo di lavoro, dai dirigenti al presidente. Voglio dedicare questa vittoria alla mia famiglia. Osservando da fuori si è capito che questa piazza ha un grandissimo sentimento verso questi colori. È una città che ha sofferto tanto e ritrovare in questi ragazzi i sani valori dello sport è quello che ha portato il pubblico allo stadio. In passato è stata delusa e vedeva tutto negativo. È molto bello per me perché è il senso di questo gioco: vedere i ragazzi gioire con i tifosi».

«I maggiori meriti di questo successo – prosegue mister Javorcic – vanno al presidente e a chi ha formato questo gruppo svolgendo un lavoro magnifico e sono orgoglioso di aver lavorato con loro. Ora festeggiamo e poi penseremo alla poule scudetto. È stata una bella soddisfazione sopravanzare il Rezzato: si è dimostrato un avversario tosto a cui vanno grandi complimenti, ma ha trovato un avversario più forte. Abbiamo sempre lavorato giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, per arrivare a questo punto. Abbiamo vinto il campionato per un punto, vuol dire che un pareggio è stato determinante; a piccoli passi siamo arrivati dove volevamo. Nessuno credo che ha fatto il lavoro che abbiamo fatto noi, con grande orgoglio».

«Oggi è stata una partita difficile – conclude Ivan Javorcic – ma ci siamo confermati una grande squadra. Nelle ultime nove partite abbiamo fatto sette vittorie e due pareggi. Questo è merito di tutto il gruppo di lavoro da chi cura il campo ai magazzinieri e al segretario. Porto qui davanti a voi i volti di questo popolo, che merita tutto questo. Oggi ho avuto i brividi: questa piazza ha qualcosa di speciale. Mi piace pensare che insieme abbiamo meritato questo momento perché era carico di emozioni. Non è il momento di pensare al futuro: sono solo orgoglioso di questa annata, poi vedremo».

Quinto campionato di Serie D vinto per Giacomo Pettarin, che per tutta la stagione, compreso oggi, è stato cardine della squadra: «Non bisogna accontentarsi mai, ma a prescindere dai cinque campionati vinti oggi ci godiamo questo. Ci ho sempre creduto, so che il campionato di Serie D è molto difficile e sapevo che il Rezzato avrebbe perso punti da qualche parte; così è stato e noi siamo stati bravi ad approfittarne. Credo che ce lo siamo meritati alla grande, abbiamo espresso un calcio propositivo tutto l’anno e la nostra forza è stata compattarci tra di noi e tirare fuori la forza del gruppo. Ora abbiamo la possibilità di dimostrare di essere la squadra più forte d’Italia. La vivremo con spensieratezza e valuteremo gara dopo gara. Ora mi toccherà tornare dal tatuatore e fare anche il quinto “timbro”. Queste sensazioni ti fanno bene al cuore, sono gioie immense. Ho scelto Busto Arsizio perché la chiamata del direttore mi ha fatto capire che c’era l’occasione di costruire qualcosa di bello. Non ci ho pensato tanto. Oggi è stata quella giornata speciale. Per il futuro mi intriga far parte ancora di questa famiglia».

Sandro Turotti è stato definito da tutti il grande regista di questo successo: «Oggi è stata sofferta per forza: la posta in palio era troppo alta. I ragazzi sono stati bravi. Alla fine si guarda solo quest’anno, ma il lavoro invece è già iniziato l’anno scorso. Grande parte della rosa di questa stagione c’era già l’anno scorso, poi con il mister abbiamo portato avanti questo gruppo. Il lavoro fatto è stato studiato e ponderato. Ci siamo riusciti ed è una grande soddisfazione, così come vedere così tanta gente allo stadio. Sono contento per il presidente, che si merita questo affetto, ma lo sono anche per tutti  noi. Ora si fa festa, poi penseremo al futuro, ma posso dire che Javorcic ha le capacità di fare categorie superiori. Poter lavorare ancora assieme penso che piacerebbe ad entrambi».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 06 Maggio 2018
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