L’assemblea della Bcc chiude un’epoca e spalanca le porte al futuro

Domenica 27 maggio i 3.600 soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si riuniranno in assemblea al Teatro Sociale di Busto Arsizio. Da gennaio 2019 la banca entrerà a far parte del Gruppo Iccrea la holding di famiglia

Bcc

Quella di domenica 27 maggio  al Teatro Sociale di Busto Arsizio (inizio ore 8 e 30) per la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate non sarà un’assemblea come tutte le altre. Oltre all’approvazione del bilancio, che chiude con il segno più accanto a tutti i principali indicatori, e al rinnovo del cda per il prossimo triennio, questa volta per la banca guidata da Roberto Scazzosi e Luca Barni c’è in gioco un nuovo futuro.

La scelta della Bcc di entrare a far parte della holding di famiglia, il gruppo bancario cooperativo Iccrea, che debutterà a partire da gennaio 2019, cambierà totalmente le prospettive del credito cooperativo che si appresta a diventare il quarto gruppo bancario italiano per dimensioni. Alla compagine sociale hanno aderito ben 145 banche, per un totale di 4 milioni di clienti, 2.600 sportelli presenti in 1.720 comuni italiani, un attivo di circa 150 miliardi, un patrimonio netto di 11,4 miliardi e un CET1 ratio, parametro principale per valutare la solidità di una banca, superiore al 15%. Una percentuale che fa dormire sonni tranquilli tenuto conto che la media delle banche italiane supera di poco il 12%.

Per i 3.600 soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate quella di domenica sarà dunque l’ultima assemblea di una storia durata oltre un secolo e la prima che guarda a una nuova era il cui percorso è stato piuttosto tormentato. È chiaro che entrare a far parte di un gruppo di queste dimensioni comporterà un cambiamento nella governance che sarà basata su un rating di merito. Si tratta di un modello unico in Europa dove chi comanda è la base, non il vertice. Certo, un po’ di sovranità le singole Bcc dovranno cederla, ma questo dipenderà dal rispetto di sedici parametri, indicatori della buona gestione. Insomma, più virtuoso sei e più autonomia avrai.

La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è in ottima salute e dunque continuerà a svolgere senza problemi quel ruolo di banca di prossimità che l’ha contraddistinta in tutti questi anni, con la differenza che, grazie alla presenza della Holding, potrà fare economie di scala interessanti.

«L’anno scorso, approvando la preadesione a Iccrea – spiega il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Roberto Scazzosi – i soci hanno dato un chiaro indirizzo. E su questa strada ci siamo incamminati con convinzione, determinati ad essere protagonisti della riforma del Credito cooperativo, mantenendo ben saldi i principi che hanno caratterizzato la nostra Bcc nei suoi 120 anni di storia. Del resto, il nuovo Gruppo bancario Iccrea è il naturale punto di approdo della nostra storia e del nostro ruolo: garantire il credito ai piccoli ed essere vicini alle famiglie, alle imprese e alle comunità dei nostri territori».

«Il risultato finale del bilancio 2017 – conclude il direttore Luca Barni – è il frutto di un percorso importante di crescita e di maturazione della nostra banca. Dal 2009 ad oggi, anni caratterizzati dalla grande crisi economica, l’attività della banca ha permesso di coprire 101 milioni di euro di crediti deteriorati riferiti a posizioni aperte prima del 2009. Il tutto, andando a incrementare del 4% il patrimonio dell’istituto. Sul fronte fiducia, i numeri del bilancio parlano di una crescita del risparmio gestito del 15% rispetto al 2016; valore che su base triennale raggiunge il 76%. Il sostegno al territorio si è tradotto in una crescita del 5,8% degli impieghi».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Maggio 2018
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