“Lunga vita al Ferraris”: festa per i 75 anni del liceo
Ricordi, progetti, emozioni e spettacolo sono "andati in scena" nell'aula magna dell'Università dell'Insubria dove si è voluto festeggiare lo scientifico varesino

Un liceo serio e di qualità, saldamente ancorato alla propria tradizione ma aperto alle sfide future.
La festa per il liceo scientifico Ferraris di Varese è andata in scena nell’aula magna dell’Università dell’Insubria: la mattinata dedicata alle riflessioni e alle previsioni per il futuro e il pomeriggio incentrato sui ricordi e le performance dei ragazzi.
Ad accogliere i presenti il rettore dell’Università dell’Insubria Alberto Coen Porisini e il direttore dell’Ufficio scolastico varesino Claudio Merletti che ha fatto la fotografia di un liceo che si è trasformato negli anni, aprendosi di più alle studentesse ma che ancora accoglie più maschi che femmine, inizia a inserire ragazzi stranieri ma che sulla disabilità è ancora molto debole.
Il discorso poi si è fatto filosofico con il professor Fabio Minazzi dell’Insubria che ha ricordato la peculiarità di una formazione che ha in sé la doppia veste scientifica e umanistica, una caratteristica spesso oggetto di critica ma che il dirigente del Ferraris Giuseppe Carcano considera un plus valore visto che «oggi il mondo imprenditoriale cinese è a caccia di giovani menti italiane formate con questa doppia impostazione». Con il dirigente si è poi affrontato il futuro, un cammino appena avviato e che vede il liceo imboccare nuovi sentieri, sperimentazioni o cammini già rodati come il liceo sportivo.
Il pomeriggio è stato un excursus lungo i sentieri della memoria, di chi lo ha gestito, come l’ex preside Franca Borgogna Spinelli che ha retto il liceo nei 10 anni intensi del cambiamento : « Mi sono divertita tanto perché abbiamo fatto molto. Abbiamo costruito i Dipartimenti, realizzato il POF, siamo passai da presidi a dirigenti. Erano gli anni delle “vacche grasse” dove avevamo libertà di innovare e sperimentale. Oggi chi lavora al mio posto non ha quelle opportunità. Quando sono andata in pensione non sono più voluta tornare al Ferraris proprio per la grande emozione che mi suscita rimetterci piede».
Dopo l’ex preside è stata la volta del ricordo di un ex alunno speciale Mauro Bossi, studente degli anni ’70 con una passione per la navigazione che lo portò a sfidare l’oceano a bordo di un’imbarcazione progettata e costruita da solo. Una vita legata al mare narrata dalla docente di lettere Natalia Rigoni e da Massimo Bruno volto noto per gli appassionati di musica e di vinili in città. Un omaggio alla passione unita alla preparazione ottenuta nel suo percorso scolastico, una vita troncata troppo presto proprio da quel mare che era stato il suo grande amore: Mauro morì durante un’immersione subacquea.
Il pomeriggio è continuato con le testimonianze e i ricordi di altre ex docenti per concludersi con le rappresentazioni del laboratorio di teatro, le testimonianze di esperienze di alternanza Scuola Lavoro o di debate.
Una giornata intensa di emozioni e progetti futuri per ribadire: « Lunga vita al Ferraris»
I festeggiamenti proseguiranno mercoledì 30 maggio alle ore 21 presso il Salone Estense di Varese, con il concerto del Coro del Liceo Scientifico Ferraris di Varese con la partecipazione del Coro del Liceo Classico Cairoli di Varese e del Coro Hebel del Liceo Legnani di Saronno. Dirigeranno i Maestri Alessandro Cadario e Raffaele Cifani.
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