Carlo Cottarelli accetta l’incarico: “Senza fiducia si va a votare”

Carlo Cottarelli ha accettato l'incarico di formare un governo che porti il Paese a nuove elezioni: "A gennaio se avrò la fiducia, senza dopo agosto"

Carlo Cottarelli ha accettato con riserva l’incarico a formare il governo. L’uomo indicato dal Presidente Sergio Mattarella dopo la rinuncia di Giuseppe Conte e lo scontro con il Quirinale sull’incarico di Paolo Savona cercherà adesso di trovare una maggioranza in parlamento (LEGGI IL SUO PROFILO).

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Carlo Cottarelli al Quirinale 4 di 6

«Ho accettato e sono molto onorato come italiano di questo incarico -ha detto Cottarelli dopo un’ora di incontro con Mattarella-. Il presidente mi ha chiesto di presentarmi in parlamento con un programma che accompagni il paese alle elezioni». In questo senso Cottarelli si prepara a due strade: in caso di fiducia al suo esecutivo ci sarà un programma che include la legge di bilancio e metterà in agenda le elezioni ad inizio 2019 oppure in assenza della fiducia ci saranno «le immediate dimissioni del governo, la gestione della normale amministrazione e le elezioni dopo agosto».

Cottarelli assicura che il suo sarà «un governo neutrale» e in questo senso né lui né alcuno dei suoi ministri si candiderà in futuro. «Un governo da me guidato assicurerebbe una gestione prudente dei conti pubblici», ha detto il premier incaricato che ha fatto poi un riferimento all’Europa: «possiamo fare meglio che in passato, ma deve essere un dialogo costruttivo» e in questo «un ruolo essenziale è la nostra continua partecipazione all’area dell’euro».

carlo cottarelli

Nel frattempo la situazione politica è incandescente con 5 Stelle e Fratelli d’Italia pronti a chiedere la messa in stato d’accusa del Capo dello Stato. Quello che è successo ieri non è comunque una novità dal momento che da Pertini a Ciampi, da Napolitano a Scalfaro già in passato un Presidente della Repubblica ha detto di no alla nomina di un ministro (LEGGI QUI).

Lo scontro istituzionale nasce dal fatto che ad oltre 80 giorni dalle elezioni il Presidente Mattarella, esercitando i suoi poteri costituzionali, si è rifiutato di nominare l’economista Paolo Savona al ministero dell’Economia a causa delle sue posizioni sull’euro. Un discorso duro, nel quale Mattarella ha ripercorso tutto quello che è successo dal 4 marzo ad oggi. Eccolo integralmente

 

Cos’è successo domenica

Il 27 maggio 2018 è una data che entrerà nei libri di storia. Il premier incaricato Giuseppe Conte è infatti salito al colle con la lista dei ministri per la formazione del Governo, un elenco nel quale per il dicastero dell’economia era indicato Paolo Savona. Un nome che Mattarella non ha mai nascosto di non gradire per via delle sue posizioni scettiche sull’unione monetaria.

Ed è proprio qui che si è consumato lo scontro. Mattarella ha chiesto un altro nominativo politico, pronto ad accettare anche il braccio destro di Salvini, Giorgetti. Ma Lega e 5 Stelle sono stati irremovibili e si è arrivati alla rottura: Conte ha rinunciato all’incarico, l’intesa giallo verde è saltata e Mattarella se da un lato non ha escluso la possibilità di elezioni anticipate dall’altro ha annunciato una «sua iniziativa», quella appunto dell’incarico a Cottarelli.

Mentre Mattarella teneva il suo discorso si è accesa la polemica. In alcune piazze -anche a Varese e Busto Arsizio- sono scesi i militanti grillini mentre sul web riecheggiava la richiesta di messa in stato d’accusa di Mattarella.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2018
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Pilgrim

    DEMOCRAZIA DEMOCRAZIA DEMOCRAZIA.
    La legge é uguale per tutti, ma é piu’ uguale per alcuni, sempre i soliti che non sono quelli che vediamo in TV.
    Popolo, se hai le palle, e purtroppo ne dubito, cosa aspetti a mandarli a casa tutti quanti ? Prossime elezioni M5S 45% Lega Nord 35%, Merkel, Renzi, Berlusconi 10%/3 resto schede bianche.

    1. Avatar
      Scritto da Bustocco-71

      Pilgrim, ho il terrore che davvero andrà così.
      Poi però assisteremo ad una grande fuga dall’Italia (capitali stranieri, checché ne dicano i vari improvvisatori senza non si va da nessuna parte) e finiremo in una situazione davvero DRAMMATICA.

      Ed allora sì che certa gente che ora urla per strada (ma non è capace di fare NIENTE, l’abbiamo ben visto in questi tempi) dovrà rendere conto di questo. Saranno loro a dover scappare dall’Italia.

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    Scritto da mas

    Alla fine tutti i vecchi in preda al panico per la paura di perdere tutti gli immensi privilegi avuti finora sono riusciti a far saltare il nuovo innovativo e giusto governo, che schifo !!!

  3. Avatar
    Scritto da Felice

    Che bella la DEMOCRAZIA….due perfetti diplomati senza meriti particolari e senza esperienze lavorative di rilievo…grazie alla parlantina e agli agganci giusti vanno a colloquio con il Presidente della Repubblica per decidere la sorte di più di 60 MLN di italiani.

    Tenetevela questa democrazia…fa ribrezzo. E se avete figli laureati e “troppo qualificati” dovreste vomitare di fronte allo spettacolo di questi giorni.
    Nel frattempo i miei pochi risparmi investiti dopo una vita di sacrifici rischiano di perdere valore per questa manica di improvvisatori…

    W la DEMOCRAZIA

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