“Il sentimento dello spazio”: sculture e architetture in mostra
Verrà inaugurata sabato 19 maggio la mostra che raccoglie le opere di Antonio Pizzolante e Simone Fuso e che rientra nella manifestazione nazionale "open studi aperti"
“Il s e n t i m e n t o d e l l o s p a z io” è il titolo della mostra che si inaugura sabato 19 maggio alle ore 17 nello studio di architettura ricavato da una ghiacciaia in Viale Vittorio Veneto 12 ad Azzio.
A firmare la scultura è Antonio Pizzolante mentre lo studio di architettura è frutto della creatività di Simone Fuso.
La mostra rientra nella manifestazione, che si terrà il 18 e il 19 maggio, “Open Studi Aperti”, iniziativa organizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dagli Ordini territoriali che vedrà coinvolti centinaia di studi di architettura che saranno aperti, in contemporanea, ai cittadini. In tutta Italia verranno organizzati eventi, performance, dibattiti e presentazioni – un vera e propria manifestazione di architettura diffusa sul territorio italiano – per avvicinare il cittadino all’architetto (pianificatore, paesaggista e conservatore) e farne conoscere l’importanza quale figura fondamentale della vita quotidiana del singolo e delle comunità, come operatore di tutela e di valorizzazione del paesaggio, dei territori, del patrimonio artistico e culturale.
In questa importante occasione Simone Fuso apre il suo studio al piano superiore dell’Antica Ghiacciaia di Azzio. L’importante struttura architettonica risalente al XVIII secolo, profonda quasi sette metri e larga più di cinque, molto probabilmente al “servizio” dell’attiguo convento francescano dei Padri Riformati, è stata completamente recuperata con un intervento conservativo e di riqualificazione dell’architetto Fuso nel 2009.
Per questo evento l’architettura dell’antica ghiacciaia ospita un’ installazione di Antonio Pizzolante dal titolo “Dimorasola” opera contraddistinta da evocazioni temporali, pensata per il luogo la sua funzione, la sua struttura, ma anche in connubio con la nuova riconsiderazione progettuale. All’interno dello studio l’ultima ricerca di Pizzolante alternata da pieni e vuoti e raffinati intermezzi segnici dialoga con i progetti, foto e modelli architettonici di Fuso dove la funzione dello spazio è raccontata nell’equilibrio dei materiali e delle forme testimoni imprescindibili del nostro tempo.
La mostra resterà aperta fino al 30 giugno 2018
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