Carabinieri in festa: 9 volte su 10 li chiamiamo se qualcosa non va

I profili dell’attività operativa nel 204°anniversario dalla fondazione dell’Arma: 24 mila denunce ricevute in un anno

La festa dei carabinieri

I saluti alle autorità e il messaggio del Capo dello Stato, tricolori, sciabole e saluti per l’attesa celebrazione del 240° anniversario della festa dei Carabinieri, una divisa, un’Arma presente in maniera capillare sul territorio nazionale.

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Un momento per conoscere le specialità e le attività che regalano ogni anno sorprese dal punto di vista operativo, come ha illustrato nel suo discorso il comandante provinciale, colonnello Claudio Cappello, non prima di porgere un affettuoso e grato pensiero a tutte le famiglie che hanno subito un lutto per militari Caduti in servizio in patria e all’estero, nelle diverse missioni che vedono la benemerita sempre presente.

«A tutti i carabinieri del comando provinciale di Varese il mio personale e sincero ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente con impegno e dedizione, umanità e solerzia spesso sottraendo tempo alle proprie famiglie ed ai propri affetti», ha ricordato il comandante.

Di una “realtà acquisita” si è parlato facendo riferimento al passaggio nelle forze dell’Arma del Corpo Forestale dello Stato, oggi Gruppo Carabinieri Forestale, diretto dal Tenente Colonnello Antonio Barlucchi.

L’anno trascorso ha visto il Comando Provinciale Carabinieri di Varese impegnato nella prevenzione e nel contrasto a tutti quei fenomeni criminali particolarmente incidenti sulla percezione della sicurezza generale e a quelli diretti a colpire le fasce più deboli.

Grande attenzione infatti è stata data alla divulgazione di informazioni volte a tutelare gli anziani dalle truffe, al contrasto dello spaccio di stupefacenti – in particolar modo tra i più giovani – e a prevenire e reprimere fenomeni sempre più diffusi e attuali quali il bullismo, la violenza di genere, la violenza domestica e quella contro i più piccoli.

«Mi è gradito inoltre sottolineare come dallo scorso giugno, siano state ricevute dall’Arma provinciale circa 24.000 denunce, pari all’87,2% dei delitti perseguiti dalle forze di polizia in provincia.
Tutti i risultati conseguiti sono stati resi possibili grazie alla puntuale e costante attività di coordinamento e indirizzo della locale Magistratura, qui oggi rappresentata ai massimi vertici nella Sua duplice veste, dai Procuratori Capo della Repubblica e dai Presidenti dei Tribunali di Varese e Busto Arsizio, a tutti loro va il nostro personale riconoscimento».

«Seppur il trend dei reati commessi sul territorio sia in diminuzione di circa l’8,5%, l’aridità di un valore numerico non può corrispondere a un abbattimento del nostro livello di attenzione, di disponibilità e di efficienza. E’ proprio in quest’ottica di “sicurezza percepita” che si è provveduto ad aumentare la frequenza dei servizi svolti dal Carabiniere di quartiere e il numero dei servizi preventivi svolti nelle aree di aggregazione e boschive nonché quelli dedicati alla prevenzione di reati contro il patrimonio e alla sicurezza stradale. Tutto ciò si è sviluppato in un ottica di armonico coordinamento con le altre forze e di proficua collaborazione con le amministrazioni e gli enti locali, così come gli istituti scolastici e i cittadini», ha aggiunto il colonnello Cappello.

Saronno, Gallarate, Busto Arsizio, Luino, Varese: ogni compagnia dei militari ha avuto un suo ruolo importante nella lotta ai reati e sono state ricordate le principali operazioni svolte negli ultimi 12 mesi: armi, droga, arresti di pericolosi criminali.

Nel corso della cerimonia non sono mancati momenti solenni quali il tradizionale conferimento degli encomi.

ENCOMIO SOLENNE

Concesso al colonnello Alessandro De Angelis e all’appuntato scelto qualifica speciale Alessio Ledda: “A seguito dell’evasione di un ergastolano procurato da un gruppo criminale armato che ingaggiava un violento conflitto a fuoco con personale di altra forza di polizia, partecipavano a complessa indagine che si concludeva in breve tempo con la cattura dell’evaso, l’arresto di sei componenti del gruppo di fuoco e dei due fiancheggiatori, nonché col sequestro di numerose armi, munizionamento e tre autoveicoli”,
Varese, Milano, Vercelli, Novara, Napoli 3 febbraio, 4 marzo 2017.

ELOGIO

Concesso al maresciallo maggiore (ora Luogotenente) Marco Cariola: “Assicurarono alla giustizia un individuo responsabile di un efferato omicidio volontario inizialmente dissimulato come conseguenza di incidente stradale”,
Milano, gennaio 2016, settembre 2017

ELOGIO

Concesso al maresciallo ordinario Giuseppe Pacelli e al vice brigadiere Domenico Alferano: “Intervenivano tempestivamente presso una banca arrestando due autori di una tentata rapina a mano armata”,
Induno Olona il 24 febbraio 2017.

ELOGIO

Concesso all’appuntato scelto qualifica speciale Andrea Giordano: “Dando prova di elevata professionalità e senso del dovere forniva prezioso contributo al proprio superiore diretto collaborando in delicate attività istituzionali riscuotendo stima e apprezzamento dei superiori e della cittadinanza con la quale quotidianamente si raffrontava”,
Varese, 5 giugno 2018.

È stata inoltre consegnata la Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare al maresciallo maggiore Giovanni Predda.

Sono poi state consegnate le croci per anzianità di servizio concesse dal ministero della difesa:

Tenente colonnello Gianluigi Bevacqua;
Luogotenente Attilio Quaranta;
Brigadiere capo Fernando Moscatello;
Brigadiere capo Salvatore Bello;
Appuntato scelto Gianluca Matrascia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2018
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