Cavallin ribatte su Villa Castiglioni: “Dalle minoranze critiche disinformate”

Dura risposta del sindaco di Induno Olona all'iniziativa dei gruppi di minoranza che hanno scritto al presidente Fontana ed effettuato un sopralluogo

Induno Olona -  Degrado a Villa Castiglioni

Dura la risposta del sindaco di Induno Olona Marco Cavallin all’iniziativa dei gruppi di minoranza su Villa Castiglioni, che dopo aver scritto una lettera al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana,  sabato pomeriggio hanno effettuato un sopralluogo nella proprietà con i consiglieri regionali Monti e Cosentino

«Leggo con incredulità le notizie riguardo all’ispezione dei Consiglieri regionali Cosentino e Monti in villa Castiglioni a Induno Olona, avvenuta sabato scorso – scrive Cavallin – e gli attacchi portati dagli stessi soggetti alla mia Amministrazione sulla condotta tenuta. Come ben sanno coloro che non sono animati da spirito di pura ostilità ideologica, si tratta di una vicenda complessa su cui la mia Giunta è attiva da mesi, utilizzando tutti i canali possibili che concede la Legge italiana».

«Certo non facciamo perlustrazioni irregolari in proprietà private, come invece dichiarano candidamente i due Consiglieri regionali; evidentemente sono stati mal consigliati dai loro colleghi delle minoranze indunesi, non nuovi a simili uscite e da mesi capaci di occuparsi solo di questo, senza ascoltare quanto gli viene spiegato circa l’operato dell’Amministrazione.
E’ bene mettere per l’ennesima volta le cose in chiaro: il Comune di Induno Olona si tiene in stretto e costante contatto con le Forze dell’Ordine che sono le uniche titolate a entrare in quella proprietà e a tenere sotto controllo la situazione, in collaborazione con gli agenti della nostra Polizia Locale. Due blitz sono stati condotti negli ultimi mesi, durante i quali sono state riscontrate situazioni di grave degrado interno alla proprietà (situazioni peraltro insindacabili, ognuno a casa sua fa – e consente ai suoi ospiti di fare – ciò che ritiene opportuno) e la presenza di due occupanti abusivi, benché muniti di regolare permesso di soggiorno in Italia. Gente molto povera ma non criminali, ospiti indesiderati della cui presenza dovrebbe occuparsi chi gestisce la villa, cioè il curatore fallimentare, al quale io ho altresì richiesto la chiusura di tutti i possibili ingressi alla proprietà. Alle Forze dell’Ordine ho invece chiesto e ottenuto un controllo costante della situazione, un monitoraggio necessario per effettuare blitz efficaci alla ricerca di inquilini abusivi».

«Ricordo che i consiglieri di minoranza indunesi – in cerca di un titolo di giornale – un paio di mesi fa con una loro ispezione improvvisa hanno fatto saltare proprio uno di questi blitz e cercano da mesi di far passare l’idea che vi sia in quella zona una situazione di pericolo per l’ordine pubblico: una situazione fuori controllo che invece non c’è. La loro è solo campagna elettorale anticipata e a buon mercato, nella quale hanno pensato bene di coinvolgere anche alcuni “pezzi grossi” del loro partito a Milano».

Secondo Cavallin non c’è soluzione, se non la conclusione positiva della vicenda fallimentare: «La via maestra per sanare la situazione – ribadisce il sindaco – è quella che la villa trovi finalmente un compratore, con le disponibilità economiche necessarie a sistemare la proprietà, anche in relazione alla riparazione definitiva del muro di cinta su via Tabacchi, attualmente messo in sicurezza con la posa di alcuni gabbioni di sassi, forse brutti, ma certo a norma di legge. In attesa di questo avvenimento – ribadiamo, l’unico che possa risolvere la situazione – abbiamo voluto avviare come Amministrazione comunale un atto chiamato “Avvio di procedimento” che ci consentirà di interessare il Prefetto, nell’ottica di spiccare ordinanze vincolanti, e il Giudice Fallimentare che valuterà l’efficacia dell’azione del Curatore, da lui incaricato di gestire la situazione ma finora dimostratosi non all’altezza della situazione. Come si vede, non siamo certo qui ad aspettare interventi salvifici di nessun consigliere regionale né tantomeno del neo-presidente della Regione avv. Fontana, tutte persone autorevoli che però non si capisce quale potere possano avere nel sindacare quanto avviene in una proprietà privata. Vogliono forse comprarla di tasca loro? In tal caso partecipino alla prossima asta bandita dal Tribunale».

«Come Sindaco – conclude – a capo di una lista civica che amministra bene Induno da quasi quindici anni, respingo sdegnato le critiche disinformate che ci vengono mosse e riaffermo davanti ai Cittadini indunesi il mio modo di affrontare con scrupolo e serietà le vicende. Sono pronto ad agire, nel rispetto della legge e non nel clamore dei media, per tutelare gli interessi dei cittadini; l’ho fatto e lo farò sempre, anche per quanto riguarda la complessa situazione di Villa Castiglioni».

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Pubblicato il 11 Giugno 2018
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