Da Varese a Torino al Villaggio Coldiretti nella Giornata nazionale della carne italiana

Anche nella provincia prealpina, il lavoro degli allevatori salva dall’estinzione le razze storiche, come la capra Verzaschese. E tra i bovini si registra nel Varesotto la crescita costante della “Piemontese”

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Anche dalla provincia di Varese sarà nutrita, per tutto il fine settimana, la partecipazione al Villaggio Coldiretti di Torino, con pullman che, dalla provincia prealpina, si dirigono alla volta del Piemonte. Questa mattina, all’inaugurazione, erano presenti anche il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori, il presidente di Terranostra Lombardia e Terranostra Varese Massimo Grignani e il direttore Raffaello Betti.

Già migliaia gli allevatori, i consumatori, i cuochi, i nutrizionisti e i gourmet scesi in campo per la Giornata nazionale della carne italiana. E’ la rivincita della carne con il #bisteccaday per circa il 95% degli italiani che, nonostante gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie, non rinuncia ad un alimento determinante per la salute. Sono già state accese griglie, forni e spiedi con i tutor della carne e gli agrichef si preparano a realizzare i piatti a base di carne con i tagli cosiddetti poveri.

Si tratta di una operazione verità sulla carne italiana ed i suoi primati qualitativi e di sostenibilità ambientale, ma anche una occasione per aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli e non cadere in pericolose mode estreme: «Serve educazione e buon senso e soprattutto rispetto per tutti i diversi stili alimentari ai quali l’agricoltura italiana può offrire grandi opportunità di scelta grazie ai primati conquistati nella qualità e nella biodiversità», ricorda il presidente Fiori nel sottolineare che «proprio il rispetto dei principi della dieta mediterranea ha garantito fino ad ora all’Italia una speranza di vita da record a livello mondiale di 82,8 anni, 85 per le donne e 80,6 per gli uomini».

«La domanda di qualità e di garanzia dell’origine ha portato – sottolinea Fiori – ad un vero boom nell’allevamento delle razze storiche italiane da carne che, dopo aver rischiato l’estinzione, sono tornate a ripopolare le campagne dagli Appennini alle Alpi».

Tra esse, la capra Verzaschese dal caratteristico mantello nero si trova solamente in una ventina di allevamenti tra le province di Como e Varese, diffusa nei territori delle Comunità Montane di Pianbello e delle Valli del Verbano. Originaria del Canton Ticino, è di taglia medio grande, con le corna arcuate all’indietro, vello nero, lucido, con pelo corto e fine. Il peso dei maschi è di 90 kg per un’altezza media al garrese di 80-90 cm; quello delle femmine di 60 kg per un’altezza di 75-80.

Ma il Varesotto è altresì terra dove trova particolare diffusione proprio la Razza Piemontese: circa 300 i capi allevati nella provincia prealpina, circa l’11% sul totale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Giugno 2018
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