Astuti: “I piani su Trenord non risolvono i problemi dei pendolari”
“Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno”. È questo il primo commento del consigliere regionale del PD Samuele Astuti, dopo aver ascoltato questa mattina il presidente Attilio Fontana
“Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno”. È questo il primo commento del consigliere regionale del PD Samuele Astuti, dopo aver ascoltato questa mattina il presidente Attilio Fontana che, all’apertura del Consiglio regionale, ha spiegato che entro la fine dell’anno Trenord sarà ripartita in due società: Trenitalia e una controllata da FNM.
“Finalmente, dopo settimane di indiscrezioni a mezzo stampa, oggi Fontana è venuto in Aula a illustrare l’ipotesi del nuovo assetto della gestione del sistema ferroviario in Lombardia. Saranno due le imprese che gestiranno il servizio ferroviario lombardo – spiega Astuti -. Trenord sarà completamente partecipata da Ferrovie Nord Milano e gestirà le tratte suburbane, mentre Trenitalia gestirà il servizio delle tratte regionali. Nuove governance e due nuovi contratti di servizio. Non è chiaro però come la Regione interromperà il contratto in essere e come riformulerà i due nuovi. L’impressione è che stiano prendendo tempo”.
“Dobbiamo anche constatare che purtroppo, al momento, per i pendolari non cambierà nulla – aggiunge il consigliere dem – perché non è stata data nessuna risposta immediata ai problemi che stanno affliggendo quotidianamente moltissime linee lombarde. Noi avevamo chiesto un piano straordinario antisoppressioni per limitare disagi quotidiani e invece ci viene proposto un percorso lungo e tortuoso che certifica l’errore strategico di Regione Lombardia, con una ricetta in cui mantiene il piede in due scarpe, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di autorità regolamentare e di proprietario”.
“Miglioramento del servizio per l’utenza? Ci sembra alquanto difficile, dato che l’unico effetto certo prodotto sarà quello di evitare per altri 15 anni gare che costringano a efficientamento e concorrenza, escludendo quindi validi operatori di larga esperienza, anche europea. Ancora una volta si rinuncia a progetto che integra il trasporto ferroviario con quello su gomma, dimostrando una visione arretrata e miope”.
“Quali saranno, infine, le ripercussioni di un percorso tanto elaborato e complesso, sui lavoratori delle due aziende? Saremo particolarmente attenti e vigileremo, affinché non si generino ulteriori difficoltà e penalizzazioni sui posti di lavoro” conclude Astuti.
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