Ticino, Maggiore e Val Grande: nasce la nuova riserva della biosfera

L'UNESCO ha approvato la riserva “Ticino, Valgrande Verbano”, un bacino naturale enorme da 332mila ettari, che comprende il territorio di 233 comuni, 5 province, due regioni, parchi e siti protetti

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Un bacino naturale enorme da 332mila ettari, che comprende il territorio di 233 comuni, 5 province, due regioni, una ventina di parchi naturali e almeno 40 siti protetti.

Sono i numeri della nuova riserva di biosfera MAB “Ticino, Valgrande Verbano” nata il 27 luglio in Indonesia, durante il Consiglio Internazionale di Coordinamento dei MAB, e tenuta a battesimo lunedì 30 luglio a Palazzo Pirelli di Regione Lombardia con tutti gli enti coinvolti.

Si tratta di una tappa di inizio importante perché fa rientrare tutta l’area nel club mondiale dei MAB che rientrano nel cappello dell’UNESCO, luoghi di grande pregio naturale che costituiscono esempi di sviluppo sostenibile e di coabitazione tra uomo e biosfera.

L’area di cui stiamo parlando è quella della Valle del Ticino, già riconosciuta, alla quale adesso di aggiungono il piemontese parco della Val Grande e il varesino parco Campo dei Fiori che ha la sua sede operativa a Brinzio.

Soddisfazione in Regione per il riconoscimento UNESCO ai parchi lombardi

L’identificazione di area MAB suddivide l’intero perimetro, di oltre 322mila ettari, in due zone: quelle cosiddette “Core”, che sono sostanzialmente le aree dove le attività umane sono limitate e si perseguono come obiettivi prioritari la tutela e la conservazione dell’habitat naturale, occuperanno 51mila ettari; e le zone definite “Buffer zone”, ovvero le aree limitrofe a quelle protette dove si esercita un’azione di educazione, ricerca e turismo naturale che saranno 263mila ettari.

In sostanza in questa immensa area naturale ci saranno aree protette (secondo i vincoli già esistenti) e aree che proprio in virtù della vicinanza a questi bacini naturali svilupperanno programmi di educazione ambientale, eco-turismo e monitoraggio e ricerca.

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Tutto all’interno della rete UNESCO che contribuirà ad aumentare l’attrattività dei territori che posso beneficiare diana consolidata rete di itinerari turistici, strutture ricettive e promozionali.

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Un momento della presentazione della nuova area MAB

IL PERCORSO FINO AD OGGI
Il percorso per arrivare ad oggi è stato lungo ma ha un’obiettivo più grande: raggiungere la Svizzera. La valle del Ticino (da Sesto Calende al Po) tutelata dai parchi del Ticino di Lombardia e Piemonte aveva già ottenuto il titolo di “riserva di biosfera” nel 2002 e nel 2014 dalla commissione UNESCO.
Lo scorso settembre era stata elaborata la richiesta di estendere il territorio fino al confine svizzero inglobando appunto il Lago Maggiore, la Val Grande e il Campo dei Fiori che oggi, con l’approvazione, è diventato ufficialmente la “riserva Ticino, Val Grande Verbano”.

OBIETTIVO SVIZZERA
Raggiunto il traguardo di estendere l’area MAB fino al confine l’obiettivo nel mirino resta quello di ampliare l’area di protezione creando una zona omogenea transfrontaliera italo-svizzera. Questo completerebbe il quadro naturale, includendo le acque dalle sorgenti svizzere, al Lago Maggiore fine alla fine del fiume Ticino, oltre che amplierebbe e rafforzerebbe il coordinamento con due stati confinanti tra loro.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Luglio 2018
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