Via Francigena o cammino di Santiago?

Un confronto tra i due cammini storici. Tante informazioni ed elementi che permettano di riflettere e conoscere le caratteristiche delle due proposte

Via Francigena, prima tappa da Passo della Cisa a Pontremoli

Via Francigena o cammino di Santiago? “Ma vuoi mettere il Cammino di Santiago?”. “E poi, esiste davvero questa Via Francigena?”

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Il cammino di Santiago 4 di 43

Negli ultimi tempi invece mi chiedono di comparare le due esperienze dei più importanti cammini storici in Europa. Proverò a farlo con alcune avvertenze e premesse:

1) Il primo cammino è come il primo amore: non si scorda mai. Magari hai sofferto da matti, ma c’era tutto lo stupore e la meraviglia per un’esperienza nuova.

2) Ogni cammino ha le proprie caratteristiche e compararli ha senso fino a un certo punto. Quindi la risposta è scontata dall’inizio: sono bellissimi entrambi.

3) Ognuno di noi vede il mondo con i propri occhi. Non esiste una realtà oggettiva, ma solo ciò che i nostri occhi riescono a vedere attraverso una proiezione personale. Torniamo carichi di emozioni e ricordi sulla base di chi siamo. Quindi scordiamoci un giudizio oggettivo.

Detto questo, il discorso si potrebbe chiudere qui, ma siccome ogni derby ha il suo fascino, proviamo a raccontare qualcosa di più.

COSA SONO IL CAMMINO DI SANTIAGO E LA VIA FRANCIGENA

Sono due cammini storici con due luoghi fondamentali per il mondo cristiano. Raggiungono entrambi le tombe con le spoglie di due discepoli e apostoli di Gesù. Il cammino di Santiago è una rete di strade che hanno come meta Santiago di Compostela in Galizia (Spagna) dove si trova la tomba di San Giacomo. Il più noto è quello francese lungo 799 chilometri e che inizia sui Pirenei in Francia.

La via Francigena, anch’essa un fascio di strade, inizia a Canterbury e dopo circa duemila chilometri termina a Roma, nella basilica dove è sepolto San Pietro.

Al termine del cammino, al pellegrino che mostra le proprie credenziali dove vengono apposti i timbri lungo il percorso, quando vengono effettuati almeno 100 km viene rilasciato la Compostela a Santiago e il testimonium sulla Francigena.

Cammino Santiago Hontanas

LA STORIA DEL CAMMINO DI SANTIAGO E DELLA VIA FRANCIGENA

Entrambi i cammini sono stati dichiarati Itinerari Culturali dal Consiglio d’Europa. Questi mettono in pratica alcuni valori fondamentali quali: diritti dell’uomo, democrazia culturale, diversità e identità, scambi ed arricchimento reciproco al di là delle frontiere e dei secoli. Gli Itinerari Culturali rappresentano un veicolo di dialogo interculturale e promuovono una miglior conoscenza e comprensione dell’identità culturale Europea.

Il cammino di Santiago è stato riconosciuto nel 1987, la Via Francigena nel 1994. L’itinerario spagnolo è anche patrimonio dell’Umanità dal 1998.

Il cammino di Santiago ebbe un grande sviluppo a partire dal ritrovamento delle spoglie di San Giacomo. Nel 1075 venne ultimata la cattedrale e in quegli anni ci fu un grande impulso al pellegrinaggio.

La Via Francigena è rinata a seguito del ritrovamento del diario di Sigerico, vescovo di Canterbury che nel 990 si recò a Roma. Il prelato raccontò le sue tappe e la strada necessaria dalla cittadina inglese fino alla residenza papale.

LO SVILUPPO DEI DUE CAMMINI

Fino a trent’anni fa erano poche centinaia le persone che percorrevano il cammino di Santiago. Dal 1985 Elias Valina, storico parroco di O Cebreiro, iniziò a segnare il percorso. Usò della vernice gialla disegnando delle frecce. Da allora queste sono diventate il simbolo del cammino di Santiago. Nel 2006, per la prima volta, vennero superati i 100mila pellegrini. Questi vengono certificati sulla base della consegna della Compostela da parte dell’Oficina de peregrino a Santiago. Nel 2017 i pellegrini sono stati 301mila.

Della Via Francigena si parla da tanto tempo e dal 2001 l’antica Via che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia è stata riscoperta dai moderni viandanti, che si mettono in cammino. Da quell’anno l’Associazione Europea delle Vie Francigene coordina lo sviluppo e la valorizzazione di un itinerario che attraversando l’Italia e l’Europa ripercorre la storia del nostro continente.

LA LUNGHEZZA E LE TAPPE DEL CAMMINO DI SANTIAGO E DELLA VIA FRANCIGENA

Entrambi i cammini hanno un carattere internazionale e si sviluppano lungo fasci di sentieri che attraversano più stati.

Per semplicità, per il Cammino di Santiago di Compostela, consideriamo il solo cammino francese che parte da Saint Jean pied de port ed è lungo 799 km con 30-35 tappe.

La Via Francigena dal Passo del Gran San Bernardo al confine tra la Svizzera e l’Italia ed è lunga 1050 km con 45 tappe. 

Entrambi i percorsi hanno numerose varianti e altre vie. Per il Cammino di Santiago: Cammino Portoghese, Cammino del Norte, Cammino Primitivo, Cammino Inglese, Via de la Plata, Cammino Portoghese, Muxia-Finisterre, Camino d’inverno.

Per la Via Francigena: la via alpina, la via Francisca del Lucomagno, il cammino degli abati, il cammino del volto santo, l’alta via ligure, la via Romea.

Via Francigena, l'arrivo a Roma

GLI ITINERARI, NATURA, ARTE, STORIA E CITTA’

Il cammino di Santiago attraversa diverse regioni della Spagna: Navarra, Rioja,  Castiglia e León e Galizia. Ha tre “vette”: il colle di Lepoeder con 1430 metri di altitudine, la Cruz de Hierro – Manjarin con 1500 e O Cebreiro con 1296. Le “mesetas”, i famosi altopiani dopo Burgos sono uno dei luoghi caratteristici. 

Le città che si incontrano sono di media grandezza. Nell’ordine sono: Pamplona Logrono, Burgos, Leon e Santiago. Ad eccezione dell’ultima sono tutte tra i 120 e i 195mila abitanti. Attraversarle è impegnativo e lungo. 

Lungo il cammino, dopo Roncisvalle, si incontrano le cattedrali di Pamplona, Santo Domingo, Burgos, Leon, Astorga e Santiago. La piccola chiesa rupestre di Tosantos. Quelle più tradizionali di Hontanas, Boadilla del camino, Villacalzar de Sirga, Carrion de Los Condes. Alcuni luoghi laici come l’area archeologica di Atapuerca, il museo dell’evoluzione a Burgos, quello di arte moderna di Leon, il palazzo Gaudì ad Astorga e il Castello di Ponferrada.

Il cammino, oltre a se stesso, ha tre beni Unesco: la cattedrale di Burgos, l’area archeologica di Atapuerca e il centro storico di Santiago de Compostela.

La Via Francigena attraversa le regioni: Val d’Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Lazio. Ha due “vette”: il Passo del gran San Bernardo con 2469 metri e il Monte Valoria (Passo della Cisa) per superare gli Appennini con 1238 metri. Si incontrano e attraversano numerosi fiumi con la Dora, il Ticino, il Po e il Tevere. Tre laghi (Viverone, Bolsena e Vico). I panorami in ogni regione variano in modo notevole passando dal paesaggio alpino a quello collinare, alla pianura padana, per riprendere la montagna sull’Appennino fino alle distese agricole di Toscana e Lazio. 

Le città che si incontrano, ad esclusione di Roma, sono di piccola grandezza. Nell’ordine sono: Aosta, Ivrea, Vercelli, Pavia, Piacenza, Lucca, Siena e Viterbo. È impossibile nominare tutti i beni artistici che vengono incontrati. 

Lungo la Via Francigena si incontrano tanti beni Unesco: San Gimignano, Siena, la Val d’Orcia e poi tanti a Roma.

via francigena 15esima tappa

LE SEGNALAZIONI DEI SENTIERI E LE ACCOGLIENZE

Il cammino di Santiago ha una organizzazione notevole. È quasi impossibile perdersi e la frecce gialle indicano in ogni punto la rotta.

Esiste una rete di accoglienze a ogni livello: quelle “povere”, nelle parrocchie, in alcuni monasteri, conventi o vecchie strutture sono a “donativo”, ovvero ognuno può lasciare quello che crede. Gli albergue municipal sono ostelli pubblici di solito costano dai 5 ai 10 euro a notte. Sono ben organizzati e ben tenuti. Nelle città hanno anche numeri di posti notevoli. Gli ostelli privati per i pellegrini sono i più diffusi e costano tra i 10 e i 15 euro. Sono strutture diverse e se ne trovano di ogni genere a seconda delle tappe. Le pensioni economiche sono un’altra alternativa e hanno costi anch’esse contenuti che vanno dai 17 ai 25 euro.

Tutta questa rete ha tolto un po’ del sapore avventuroso al cammino e le accoglienze spesso, anche quando ci sono i volontari, sono gestite in forma ormai turistica.

La via Francigena ha diversi segni lungo il percorso: in Val d’Aosta il tracciato si sviluppa su uno dei sentieri più battuti. Dal Piemonte si trovano cartelli di diverse dimensioni, fascette adesive bianco rosse con il pellegrino e in Toscana e Lazio i cippi.

Le accoglienze sono molto simili a quelle di Santiago, ma c’è una minore frequenza. Fatto che per diverse tappe costringe a non poter differenziare molto il cammino. Le principali sono: nelle parrocchie, monasteri, conventi; foresterie pubbliche; ostelli pubblici e a gestione privata. I prezzi vanno dal donativo in circa un terzo delle strutture a 10-20 euro nelle altre.

Il senso di accoglienza lungo la Francigena emerge con maggiore intensità perché il numero dei pellegrini è ancora ridotto e inoltre c’è tanto volontariato.

L’ORGANIZZAZIONE E LA COMUNICAZIONE

Su questo piano il Cammino di Santiago al momento è imbattibile. È diventato un simbolo del cammino stesso. Ci sono piccole comunità che vivono grazie a questo. In ogni luogo, anche il più sperduto, c’è attenzione al pellegrino. Per contro si avverte molto la dimensione del business e questo condiziona l’esperienza, ma al tempo stesso la rende più agevole.

La Via Francigena sta crescendo ma ha ancora tanta strada da fare a partire dalla consapevolezza della grande qualità della proposta.

Entrambi i cammini hanno siti e app di ottimo livello che facilitano le informazioni per i pellegrini che intendono mettersi in viaggio.

COSTI DEL CAMMINO DI SANTIAGO E DELLA VIA FRANCIGENA

In generale la Spagna è meno cara dell’Italia. A questo va aggiunto il fatto che i pellegrini hanno diversi vantaggi. Sul Cammino di Santiago va prevista una spesa tra i 25 e i 35 euro al giorno a cui vanno aggiunti i viaggi. Per tutto il cammino si parla quindi di circa 1300-1500 euro. Qualora si facciano gli ultimi km da Sarria il costo oscilla tra i 250 e 400 euro in tutto.

Per la Francigena i costi oscillano tra i 25 e i 45 euro al giorno. Per percorrerla tutta occorrono più o meno le stesse cifre di Santiago. Qualora si facciano gli ultimi km da Bolsena il costo oscilla tra i 300 e 400 euro in tutto.

I NUMERI DEI PELLEGRINI

Entrambi i cammini hanno provenienze da ogni zona del mondo. Il confronto sulla quantità dei pellegrini è però impietoso per la Francigena perché a Santiago arrivano oltre 300mila persone. A Roma non si hanno numeri ufficiali. Si parla di 50mila camminatori, ma sono stime che non hanno riscontri. Alcuni ostelli tengono dei registri e anche in aree lontane dalla capitale come possono essere le ospitalità piemontesi si parla di alcune migliaia di persone. Capita di leggere il racconto di alcuni pellegrini che si trovano spesso soli. Così come anche alcuni che non trovano posto negli ostelli.

Cammino di Santiago

CONSIDERAZIONI FINALI

Per arrivare a una valutazione, l’unica è prendere le scarpe e lo zaino e partire. In questi tre anni di cammino, dopo aver percorso tutta la via Francigena e anche una sua lunga variante che arriva dal Monginevro, con 1300 km nelle scarpe, e aver appena ultimato il cammino di Santiago, qualche idea me la sono fatta.

Il cammino francese è molto più famoso. La sua notorietà è come un simbolo di status. Percorrerlo, anche quando si tratta degli ultimi km, viene considerata una vera impresa. Gli italiani sono la comunità più numerosa e alimentano questa mistica, spesso non considerando, quando addirittura non conoscendo nemmeno, la via Francigena.

Chi cerca il mondo a Santiago lo trova in abbondanza, e questo aumenta sempre più la considerazione del cammino.

La via Francigena, per quanto stia crescendo, è ancora “acerba”, poco frequentata, . Ha una organizzazione molto più di taglio volontaristico e le persone che vivono lungo il tracciato ancora non hanno consapevolezza delle potenzialità. Rispetto al tracciato tra i due cammini non c’è storia: quello italiano vince facile, molto facile. Come vince per l’arte, la cucina, la varietà delle proposte.

Per me, che di certo non sono malato di nazionalismo, la via Francigena permette di entrare in un’Italia “minore”, nascosta, lontana dai riflettori, dove si trova ancora una autenticità piena di fascino.

I diari di Marco

Il Cammino di Santiago

La Via Francigena

 

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

La libertà è una condizione essenziale della nostra vita. Non ci può essere libertà senza consapevolezza e per questo l’informazione è fondamentale per ogni comunità.

Pubblicato il 20 Luglio 2018
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