Lavori alle scuole, il ministero sblocca i fondi dopo 4 anni

Arrivata una tranche da 390mila euro. A causa del ritardo il Comune aveva sforato il patto di stabilità subendone gravi conseguenze. Soddisfatta il sindaco Galimberti che precisa: "è finita ma il danno è stato pesante"

cristina galimberti

Si sa, avere a che fare con la burocrazia non è facile. Tra documenti, permessi e incomprensioni si possono verificare problemi anche gravi. È proprio ciò che è successo all’amministrazione comunale di Buguggiate, che solo pochi giorni fa ha ricevuto i fondi promessi dopo aver vinto il bando “Scuole sicure” nel 2014.

Il concorso “Scuole sicure” fu un’iniziativa promossa dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per aiutare i comuni a rendere più sicure le scuole sul proprio territorio. Il Comune di Buguggiate partecipò e vinse questo bando, presentando un progetto per la scuola media Don Franco Pozzi e per la scuola elementare Giosuè Carducci. Il piano prevedeva il miglioramento della sicurezza all’interno delle strutture, l’adeguamento energetico e la costruzione di un “cappotto” isolante.

Secondo quanto ha ricostruito il sindaco Cristina Galimberti nell’incontro con la stampa il Miur decise di finanziare il progetto con un investimento di 470 mila euro, ma a causa di alcuni problemi tecnici durante l’invio dei dati al Ministero i fondi vennero congelati e il comune non poté utilizzarli.

Queste difficoltà, ha spiegato il Sindaco, riguardavano una diversa impostazione tecnica sull’appalto tra quanto elaborato dal Comune e dai suoi consulenti e l’impostazione dei tecnici ministeriali. Ne seguì un ricorso legale al tribunale amministrativo che fece piombare la faccenda in un limbo.

Nonostante il Ministero non avesse ancora versato i fondi promessi, i lavori iniziarono ugualmente. Gli operai lavorarono per tutti i mesi di luglio e agosto 2014 e conclusero l’opera ben una settimana in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Per non creare disagi alle aziende l’amministrazione decise di pagare i lavori senza aspettare lo sblocco dei 470 mila euro, anche se ciò avrebbe costretto il Comune a sforare il patto di stabilità.

Le conseguenze di questa scelta si sono fatte sentire subito. «Venne bloccata l’erogazione di mutui, fu vietato al Comune di assumere nuovi impiegati e saltarono anche alcune delle indennità del sindaco e degli altri membri dell’amministrazione» ha spiegato Cristina Galimberti: «Inoltre siamo stati costretti a riservare gli investimenti comunali solo agli interventi strettamente necessari».

Finalmente il 24 luglio 2018 il Ministero ha versato 394 mila euro nelle casse del Comune di Buguggiate, coprendo parte delle spese sostenute per gli interventi del 2014. Una comunicazione del Miur ha fatto sapere all’amministrazione che gli altri soldi saranno consegnati in tempi brevi.

«Il congelamento dei fondi statali e lo sforamento del patto di stabilità hanno causato un importante danno d’immagine per l’amministrazione, in particolare per l’ufficio tecnico, e i fondi promessi sono arrivati a meno di un anno di distanza dalla fine del mandato», ha concluso Cristina Galimberti.

Poche settimane fa il Comune ha deciso di partecipare al bando “Scuole sicure” 2018, per concludere i lavori iniziati quattro anni fa nelle due scuole di Buguggiate, ma per il momento non si sanno ancora i risultati del concorso.

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Pubblicato il 26 Luglio 2018
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