Popillia Japonica, 330.000 euro per gli agricoltori colpiti

Apre il bando di Regione Lombardia per indennizzare chi ha subito danni a causa dei trattamenti obbligatori per contrastare il coleottero

Avarie

Ammontano a 330.000 euro i fondi stanziati da Regione Lombardia per aiutare gli agricoltori che hanno visto la loro produzione danneggiata a causa della Popillia Japonica, l’insetto proveniente dal Sol levante che a maggio ha arrecato gravi danni ad ogni specie vegetale, e di altre specie di insetti.

Sarà possibile presentare le domande di indennizzo per i danni dovuti all’applicazione di misure fitosanitarie contro le infestazioni di Anoplophora chinensis, Anoplophora glabrippennis, Aromia bungii, Popillia japonica ed Erwinia amylovora.

Il bando sarà pubblicato entro domani, venerdì 20 luglio, sul sito dell’Ersaf. Gli aiuti verranno versati seguendo l’ordine di arrivo delle domande. Regione Lombardia garantisce l’erogazione degli indennizzi fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Le domande di indennizzo dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2018. Saranno accettate solo le domande di chi ha subito danni a causa delle misure fitosanitarie specifiche imposte dal Servizio fitosanitario regionale nel 2017 e nel 2018.

L’indennizzo previsto è calcolato considerando, a seconda degli organismi nocivi per i quali sono state imposte le misure fitosanitarie, i seguenti parametri: il valore di mercato delle piante oggetto dei trattamenti nel caso in cui vengano distrutte, il valore delle produzioni vegetali per le quali è riscontrabile una perdita di produzione, i costi aggiuntivi sostenuti per le misure fitosanitarie e il deprezzamento dei vegetali dovuto alla loro applicazione, infine l’indennizzo per i danni arrecati ai prati per la lotta contro le larve di Popillia japonica è stabilito a 130 euro a ettaro.

«Potenziare la sorveglianza fitosanitaria – ha detto Fabio Rolfi, assessore all’agricoltura di regione Lombardia – è una necessità per il futuro della nostra agricoltura, al fine di impedire l’ingresso nel nostro Paese di insetti in grado di mettere in ginocchio interi comparti. Per queste ragioni servono maggiori risorse strumentali e umane per potenziare i controlli e studiare soluzioni di contrasto più efficaci».

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Pubblicato il 19 Luglio 2018
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