Quattro amici e una vacanza “scalatoria” in Albania

Il viaggio di un gruppo di rocciatori varesini nella regione del Kelmend tra pareti inesplorate e percorsi da scoprire

Albania 2018

Si chiama Tommaso Salvadori, è un restauratore e padre di tre figli. Nel tempo libero è uno scalatore speleologo e non perde occasione per imbarcarsi assieme ai suoi amici in viaggi attraverso piste piste poco note o, come in questo caso, sconosciute. Nel corso di questa vacanza speciale i rocciatori varesini hanno attrezzato ben due percorsi, in particolare una via lunga 200 metri e sei settori caratterizzati da quella che hanno definito come la migliore roccia di tutta la valle.

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Rocciatori varesini in Albania 4 di 18

Il 15 giugno 2018 è partito dall’aeroporto di Malpensa l’aereo che ha portato il papà di Cazzago e i suoi compagni di scalata a Tirana, in Albania. Una volta sbarcato il gruppo tutto varesino composto da Jimmy Palermo, Tommaso Salvadori, Ivan Testori e Luciano Zambotto si è subito diretto verso la regione del Kelmend, a nord del paese, vicino al confine col Montenegro. I quattro scalatori cercano di evitare le piste più famose, preferendo i percorsi poco conosciuti, possibilmente non troppo lontani.

«L’idea di partire per una vacanza “scalatoria” in Albania – spiega Tommaso – è nata nel 2006, dopo che Jimmy Palermo vide per caso alcune foto di una piccola spedizione svolta da scalatori francesi nella regione del Kelmend. Il fiume Cen che attraversa la regione, nel corso dei secoli ha scavato la roccia, creando una valle stretta e molto ripida con numerose pareti rocciose, ma solo pochissime sono già state scalate».

Il gruppo ha raggiunto la valle dopo aver percorso quella che un tempo era tra le strade più pericolose d’Europa, ma che oggi è una via ben asfaltata. Il villaggio di Tamare è stata la prima tappa del viaggio. Da qui gli scalatori hanno iniziato ad ispezionare quali salite fossero le più adatte, ma soprattutto hanno fatto conoscenza con quella che senza dubbio è la vera specialità di tutta la valle: le trote.

«Dopo alcune spedizioni – prosegue – sono stati individuati diversi punti scalabili. In particolare a Tamare sono stati attrezzati 6 percorsi su una falesia che raggiungono difficoltà 7b, anche se i gradi sono ancora da confermare».

Durante la loro permanenza gli scalatori varesini hanno attrezzato anche una via lunga ben 200 metri, con un livello di difficoltà stimato a 6c. L’onore di battezzare la salita è stato proprio di Tommaso Salvadori che ha deciso di chiamarla “L’uomo semplice”, in onore di suo padre scomparso pochi mesi prima della partenza.

La vacanza è durata in totale otto giorni, perché come ha affermato Tommaso: «è difficile far coesistere le passioni e gli impegni quando si è papà di tre bimbi». In poco più di una settimana i quattro varesini hanno scoperto un luogo molto suggestivo e ancora incontaminato dal turismo di massa. Il gruppo di scalatori si è spostato attraverso stradine sterrate e rischiose, hanno visitato villaggi rurali, hanno incontrato le persone del posto che vivono seguendo ancora il corso delle stagioni e che si stupiscono alla vista di quattro stranieri intenti a scalare le loro montagne.

In Albania Tommaso e i suoi compagni hanno incontrato anche una ragazza italiana impegnata nel progetto “Bukè, Kripèe Zemèr” (cibo, tradizione e cultura). La cooperante ha spiegato come, nonostante tutto il lavoro fatto, sia ancora forte la migrazione dalla Valle e molto spesso i giovani che vanno nelle grandi città per studiare difficilmente tornano. Il progetto è molto ampio e ha come obiettivi la valorizzazione delle risorse locali, il rafforzamento delle attività produttive, il miglioramento delle competenze professionali e l’inserimento di tutto questo in una rete rurale nazionale.

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Pubblicato il 18 Luglio 2018
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