Servizi, progetti e attenzione al bisogno nel bilancio della Fondazione Piatti

Presentato il bilancio sociale della Fondazione che lo scorso anno ha dato sostegno a 495 utenti divisi nelle 17 sedi. Il mese prossimo al via il cantiere per ristrutturare Bobbiate

presentazione bilancio sociale 2017

495 ospiti di cui 433 fissi, 336 dipendenti, 32 medici e terapisti, 114 collaboratori, 17 sedi, cantieri edili da avviare e liste d’attesa di 163 persone.

Questa è la fotografia dell’anno 2017 della Fondazione Renato Piatti: «A ripensare a quel lontano 1987 quando tutto è iniziato –  commenta la presidente Cesarina Del Vecchio presentando il bilancio sociale – vedere questi numeri un po’ emoziona. Abbiamo fatto tanta strada, abbiamo incontrato genitori e amici che ci hanno aiutato a costruire tutto quello che oggi presentiamo. Abbiamo un ottimo rapporto con il territorio, testimoniato dalle donazioni di privati e aziende. L’orgoglio di avere dei riscontri positivi come testimonia la customer che ci assegna un punteggio di 4,5 su un massimo di 5 punti. Ma anche vedere la nostra popolazione che va dai 2 anni agli 80 a testimoniare che noi offriamo servizi per tutto il cammino e che l’aspettativa di vita si è elevata».

Come è nel suo stile , Cesarina del Vecchio, attorniata dall’intero CdA chiamato ad approvare il bilancio sociale, non nasconde i punti deboli: «piccole critiche sull’accoglienza alberghiera piuttosto che le liste d’attesa – sottolinea – sono cose magari anche secondarie ma che vogliamo risolvere perché dobbiamo continuamente migliorarci».

Quello che veramente impensierisce è la crescente domanda nel campo dell’autismo tra i bambini: “«Vediamo lievitare il numero di genitori che si rivolge a noi -chiarisce Michele Imperiali direttore di Fondazione Piatti – purtroppo la nostra risposta dipende dalle risorse sanitarie regionali che sappiamo essere limitate a tutti i livelli. Oggi c’è un grande fermento su questo tema ma si tratta di spinte non omogenee , ognuno si muove in ordine sparso e ciò disperde energie». 

Sul fronte edilizio è prossimo il cantiere per la ristrutturazione della residenza di Bobbiate , la prima casa della Fondazione: i lavori inizieranno ad agosto per concludersi in ottobre così da risistemare tutto il fabbricato mettendolo a norma.

La popolazione residenziale per lo più maschile ( 70%) è suddivisa nelle due residenze sanitarie assistenziali di San Fermo e Sesto Calende, nelle 6 comunità socio sanitarie di Bobbiate e della nuova Brunella, di Busto Arsizio e di Melegnano, e nella comunità alloggio di Bregazzana che entra in funzione per accoglienze temporanee.

Nel corso del 2017  è stata inaugurata la stanza multisensoriale al centro di Besozzo, il laboratorio didattico a Busto Arsizio, il parco attrezzato della Nuova Valletta di San Fermo, l’area giochi all’aperto e il Punto famiglie autismo alla Brunella di Varese.

Tante sono state le donazioni che hanno permesso di realizzate iniziative. Lo scorso anno sono stati raccolti oltre 470.000 euro : « I lavori di Bombiate – ha spiegato la Presidente – sono finanziati grazie anche a una raccolta fondi lanciata durante una cena benefica nel novembre scorso. Quella sera era presente un donatore che ha voluto contribuire con circa la metà delle spese necessarie ai lavori».

E i donatori sono stati tanti al fianco della Fondazione Renato Piatti come dimostra anche il muro di “mattoncini” collocato sulla scala della Nuova Brunella, l’istantanea della lunga strada  di rapporti di amicizia percorsa da Cesarina Del Vecchio e dalla Fondazione.

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Pubblicato il 18 Luglio 2018
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