Sovrappeso, obesità e diabete: l’importanza del calo ponderale
Il convegno, di cui è responsabile Fabrizio Muratori, primario di Malattie Endocrine - Diabetologia, dimostrerà un nuovo approccio che punta alla perdita di peso
“Diabesità – Dalla fisiopatologia al trattamento medico: cosa è cambiato”, è il titolo di un convegno in programma venerdì 6 luglio all’Hilton Lake Como (8.30 – 17.45).
L’evento scientifico, di cui è responsabile Fabrizio Muratori, primario di Malattie Endocrine – Diabetologia dell’Asst Lariana, affronterà la correlazione tra sovrappeso, obesità e diabete. In particolare, gli esperti analizzeranno la problematica dell’approccio alla perdita di peso nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 attraverso lo studio di un percorso che prevede intervento nutrizionale, stimolazione all’esercizio fisico strutturato, terapia cognitivo comportamentale e terapia farmacologica.
Il convegno, che è patrocinato dall’Asst Lariana, è rivolto a medici specializzati in cardiologia, endocrinologia, malattie metaboliche e diabetologia, medicina interna e scienze dell’alimentazione e dietetica oltre che a infermieri e dietisti.
Il diabete mellito (DM) è una delle maggiori emergenze sanitarie mondiali di questo secolo. Nel 2015 è stato stimato, secondo l’International Diabetes Federation (IDF), che al mondo 415 milioni di adulti (pari al 8.8% della popolazione) hanno il diabete mellito e 318 milioni di adulti hanno un’alterata tolleranza al glucosio con elevato rischio di sviluppare questa malattia. Il diabete mellito ha una prevalenza negli adulti del 9.1% in Europa e del 7.9% in Italia.
La presenza di obesità comporta un’incidenza cumulativa di diabete mellito di tipo 2. Gli studi di intervento per prevenire il DMt2 mediante modificazione dello stile di vita con la raccomandazione di ottenere modesta riduzione del peso corporeo (5-10%) associata a moderata attività fisica (30 minuti al giorno) hanno dimostrato di prevenire o ritardare la comparsa del diabete e di avere anche altri effetti benefici.
Il calo ponderale, ottenuto con trattamenti dietetici o con chirurgia bariatrica, può indurre remissione del diabete tipo 2, con risultati maggiori e perduranti nel tempo tramite la chirurgia bariatrica. Nei soggetti in sovrappeso o obesi con diabete tipo 2 una modesta perdita di peso (5-10%) porta comunque a riduzione della glicemia, pressione arteriosa e lipemia. La perdita di peso intenzionale in pazienti in sovrappeso con DMt2, rispetto al mantenere il peso stazionario e soprattutto rispetto all’aumento ponderale, è stata associata alla riduzione della mortalità per DMt2, malattia cardiovascolare e per tutte le cause..
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