Bando periferie, Legnano e Rescaldina tirano un sospiro di sollievo

Il blocco dei fondi del Bando Periferie non riguarda ventiquattro progetti in Italia: tra questi, anche quello dell'area dell'Alto Milanese, che tocca anche Castano Primo. Che prevede nuovi alloggi per giovani e anziani in un ex casa di riposo, piste ciclabili tra i quartieri e interventi sociali

Legnano generico

Ristrutturazioni di edifici pubblici come alloggi di housing sociale o sedi di associazioni, nuovi collegamenti centro-periferie, recupero di beni storici per nuove esigenze. Sono tanti gli interventi previsti a Legnano, Rescaldina e Castano Primo dal progetto “Integration Machine“, finanziato con il Bando Periferie. E se Varese in queste ore lamenta il rinvio dei fondi, l’area dell’Alto Milanese va avanti spedita: il progetto (legato alla Città metropolitana di Milano) infatti fa parte dei ventiquattro interventi confermati, che non sono stati rinviati.

«Per fortuna non siamo nel “milleproroghe”» dice, tirando un sospiro di sollievo, il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo. «Per fortuna, perché la progettualità era avviata da un anno, siamo già alle gare di affidamento degli interventi. Mi metto nei panni dei sindaci che hanno visto rinviati di due anni gli interventi: ieri mattina abbiamo vissuto qualche momento di panico».

A differenza di Varese che ha visto stoppato il progetto (al pari di tante altre città), a Legnano, Rescaldina e Castano dunque si procede. Anzi: proprio ieri a Legnano si è arrivati a un passo importante, con la pubblicazione del bando per individuare il gestore delle azioni che compongono il programma d’intervento “Integration machine”. Insomma, il primo atto operativo del progetto. «Nei primi mesi del mandato – spiega l’assessore legnanese alle politiche sociali, Ilaria Ceroni – sono stati valutati in modo approfondito i bisogni presenti sul territorio. Sulla base di questa osservazione, si è provveduto a modificare parzialmente le linee programmatiche iniziali del progetto, riservando particolare attenzione agli ambiti della cronicità, della promozione del volontariato giovanile, del contrasto alla dispersione scolastica, con interventi specifici per i disturbi dell’apprendimento, e dell’abitare leggero, aggiornando i modelli tradizionali di housing sociale. La gara unificata, che porterà a individuare un solo gestore, ha lo scopo di favorire l’integrazione e il coordinamento delle azioni, in particolare nel rione Canazza».

Tra le azioni, una rilevanza particolare ha a Legnano la riqualificazione dello stabile ex RSA Accorsi, appunto nel quartiere Canazza (nella foto), con futura destinazione a housing sociale, una parte ad alloggi a prezzi contenuti, una parte all’emergenza abitativa e una parte a usi collettivi e/o associativi aperti al quartiere. Ma poi altre azioni saranno su altri fronti, sia “fisici” (recupero di strutture) sia di servizi, come ad esempio il potenziamento del trasporto pubblico tra quartieri periferici e centro, per ridurre l’isolamento soprattutto delle fasce deboli. Il cantiere è stato aperto a fine luglio.

A Rescaldina ha riaperto i battenti il Centro di quartiere di via Aldo Moro , su cui si è avviato (già nell’inverno scorso) in particolare un progetto rivolto alla popolazione giovanile. «Tutte le attività sociali sono già attivate: educativa di strada, interventi nelle case Aler» prosegue il sindaco Cattaneo. «In più sono partiti i lavori per le piste ciclabili (incentrata sul percorso tra le stazioni ferroviarie di Legnano e di Rescaldina, ndr), si va avanti per i lavori sulle case Aler, siamo alle gare per Cascina Pagana». Il progetto prevede che il vecchio edificio di fianco alla Chiesa di San Giuseppe sia completamente ristrutturato ricavando due appartamenti di residenza convenzionata a disposizione del Comune.

Terzo Comune coinvolto è poi Castano Primo, dove è prevista la riqualificazione dello stabile Ex sede centro minori di Corso San Rocco (già caserma dei Carabinieri), dove saranno ricavati tre appartamenti da adibire ad housing sociale e due spazi da destinare a realtà aggregative per persone disabili senza sostegno familiare.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 09 Agosto 2018
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