Da Bosto all’India: nella chiesa dell’ospedale, a riscoprire il senso del dono
Quarta puntata del viaggio in India di otto parrocchiani di san Michele Arcangelo di Bosto, intrapreso per incontrare alcuni bambini adottati a distanza.
Seguiamo Don Leone che dice messa per le infermiere del Sant’Anna of Luzern Hospital, conosciuto dai locali come American Hospital (pensavano che i fondatori, Svizzeri, fossero Americani).
Il Sant’Anna Hospital e’ di proprieta’ delle Suore e Don Leone ha voluto mostrarci Il nuovissimo padiglione di maternita’, inagurato il 15 luglio scorso, che visto cosi’ sembra non avere nulla da invidiare ai moderni standard occidentali.
La visita e’ breve, perche’ il tempo prima della messa e’ poco, ma soprattutto perche’ l’interno di un ospedale non e’ un posto in cui ficcanasare.
Uscendo dal padiglione incrociamo gruppetti di ragazze, vestite all’indiana, che vedono Don Leone e si fermano a salutarlo e, intuiamo dai sorrisi, a ricevere qualche battuta. Don Leone ci spiega che sono infermiere che vanno ad assistere la sua messa.
La chiesa e’ attaccata ad un padiglione dell’ospedale, ed e’ una vera chiesa, non la piccola cappella che ti aspetti di trovare in un ospedale. La chiesa e’ al completo, chi arriva per ultimo e’ costretto a sedersi per terra e in fondo vicino alla porta d’uscita.
Noi siamo seduti nelle ultime file e quello che vediamo e’ davvero uno spettacolo: file intere di ragazze con il capo coperto da Saree colorati, rosso, giallo, blu’, verde, in tutte le loro gradazioni e Don Leone davanti a loro che predica in Telugu, inglese ed in soccorso dei vostri viaggiatori, in italiano.
Tutte cantano, si inginocchiano, e ci sorridono timidamente, sono tutte giovani e dai sorrisi incantevoli.
Un pensiero speciale e bellissimo ci coglie: molte di queste ragazze hanno studiato nelle scuole sostenute dalla nostra associazione, di sicuro tra di loro c’e’ qualcuna che nel nostro viaggio di qualche anno fa abbiamo incontrato e facilmente accarezzato il loro viso di bambine.
Il pensiero e’ ecco dove sono finiti i nostri soldi, pochi, pochi a voler essere onesti!
Una bambina strappata ad una capanna e a una vita segnata e’ diventata una giovane donna indipendente. “Ho dato il mio contributo e ne sono felice. I soldi meglio spesi della mia vita”
I viaggiatori
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