Mancano gli anestesisti: ospedale di Saronno in crisi

La soluzione tampone di "prenderli in prestito" da Gallarate e Busto non può durare a lungo. La critica del sindacato AAROI: "Da anni denunciamo la cattiva pianificazione"

Ospedale di saronno

Due anestesisti da Busto e altrettanti da Gallarate. È la soluzione decisa dal direttore generale dell’Asst valle Olona Giuseppe Brazzoli per tamponare la difficile situazione legata alla carenza di specialisti all’ospedale di Saronno.

Per il carico di lavoro richiesto, sale operatorie e terapia intensiva, sarebbero necessari almeno 18 medici, ma ce ne sono solo 11 che non riescono a garantire nemmeno i turni.

Così, complice la riduzione dell’attività in agosto, sono state sospese tutte le attività chirurgiche in elezione, cioè programmate e, dalla prossima settimana arriveranno in aiuto, non senza disagi sull’attività, due anestesisti da Busto mentre l’ospedale di Gallarate “presterà” personale per coprire 80 ore. Tutto ciò in attesa di una soluzione diversa che potrebbe scaturire dal tavolo di confronto convocato in azienda tra anestesisti e chirurghi.

La situazione ha tutte le caratteristiche dell’emergenza annunciata anni fa dal sindacato AAROI EMAC: « Da anni denunciamo la grave carenza di anestesisti – commenta Cristina Mascheroni presidente del sindacato anestesisti sezione Lombardia – La cattiva pianificazione a livello nazionale e regionale ha portato all’attuale emergenza. A livello nazionale mancano almeno 4000 specialisti e, purtroppo, non sono state adottate misure per evitare che si aprisse questa grave crisi. Anche la riforma della sanità approvata dalla Regione Lombardia nel 2015 non ha raggiunto i risultati sperati, rimasti sulla carta. Ora il problema è esploso in tutta la sua gravità».

Proprio oggi, il sindacato ha presentato al Ministero della salute la sua richiesta circa l’urgenza di rivedere i contratti per gli specializzandi

L’asst Valle Olona ha tentato di porre rimedio al preoccupante calo di specialisti in anestesia, con concorsi andati a vuoto o che hanno visto i vincitori rinunciare all’ultimo minuto: « La figura dell’anestesista è particolare – chiarisce la dottoressa Mascheroni – non lavora in equipe. Ogni anestesista svolge un’attività da solo per cui, se lui non c’è, quell’attività non si può fare».

Così, davanti alla carenza di specialisti, l’ospedale non ha potuto fare altro che bloccare gli interventi di elezione a Saronno, dato che le urgenze e la terapia intensiva non si possono sospendere.

Torna, dunque, al centro il problema della pianificazione regionale della rete di servizi. Dopo la denuncia dei 73 primari varesini, si assiste al primo caso di blocco di un ospedale :  rivedere la rete dell’assistenza, razionalizzare i presidi per permettere di ottimizzare le risorse.
La soluzione tampone scelta per Saronno dovrà essere per forza temporanea.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Agosto 2018
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