UPL e ANCI: ricognizione su tutte le opere in Lombardia

Avviano il Tavolo di Coordinamento per una ricognizione territoriale delle Opere Infrastrutturali

crollo ponte morandi

Le Province lombarde hanno ricevuto il 20 agosto una lettera dal Provveditore interregionale per le Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna, inviata anche alle due Regioni e alle otto Province emiliano-romagnole, per la verifica e il monitoraggio sullo stato di conservazione delle opere stradali, ferroviarie ed idrauliche di competenza, con la richiesta del Governo di rappresentare i principali interventi ritenuti necessari, in ordine di priorità e corredati da una scheda tecnica in cui evidenziare sia gli elementi che le risorse economiche relative.

Il Provveditorato ha poi richiesto agli Enti locali di volersi coordinare al fine di estendere la verifica anche alle opere di competenza dei singoli Comuni.

“Non appena ricevuta la lettera”, ha dichiarato il Presidente dell’Unione Province Lombarde (Upl) e della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, “ho voluto immediatamente coinvolgere Regione e Anci Lombardia per insediare d’urgenza a Milano il Tavolo di coordinamento lombardo, perché ritengo che il lavoro congiunto sia l’unica strada che consente di ottenere risultati concreti. Sono felice che nel giro di poche ore, Regione e Anci Lombardia, Province lombarde e Città metropolitana di Milano, abbiano risposto al mio appello e abbiano partecipato alla prima riunione del Tavolo”.

“In questa sede”, ha aggiunto il Presidente Mottinelli, “sono state decise le modalità di raccolta dei dati in modo omogeneo per Province e Comuni, attraverso una scheda uguale per tutti, visto che il Ministero non è riuscito a fornirla. Oggi i Comuni lombardi riceveranno una comunicazione a firma mia e del Presidente di Anci Lombardia Virginio Brivio che ringrazio per la collaborazione, che chiarirà le modalità di compilazione dei dati richiesti entro la fine del mese di agosto”.

“Siamo consapevoli”, ha concluso il Presidente Mottinelli, “che le modalità e le tempistiche di tale iniziativa non consentiranno una ricognizione esauriente e scientifica delle tante necessità ed urgenze dei nostri territori ma non ritenendo opportuno nel contempo sottrarci, ho chiesto a Province e Comuni della Lombardia di fare il possibile: insieme al Presidente Brivio, mi farò promotore di una richiesta d’incontro allo stesso Provveditore, per concordare insieme un percorso volto a completare ed implementare i dati: è ovvio che senza lo stanziamento delle necessarie risorse da parte di Governo e Parlamento, questa operazione così complessa rischia di essere inutile ed anzi controproducente, viste a questo punto le legittime aspettative da parte di cittadini ed imprese”.

Brivio, Presidente ANCI Lombardia “Necessario garantire sicurezza ai cittadini, ma servono tempi tecnici per fare le dovute verifiche e recuperare le risorse economiche necessarie che i Comuni non possiedono”

In questi giorni i sindaci stanno ricevendo, tramite le rispettive province, una nota dai provveditorati alle opere pubbliche regionali che, su impulso del ministero delle Infrastrutture, li sollecita a monitorare, stimare le priorità e preventivare la spesa per gli interventi sulle infrastrutture di competenza entro il 30 agosto.

“Il tragico crollo del ponte Morandi a Genova, ha fatto comprendere a tutti la necessità di mettere in campo appropriati investimenti per preservare il patrimonio infrastrutturale del Paese e salvaguardare l’incolumità dei cittadini.“ – commenta Virginio Brivio, Presidente di Anci Lombardia – “tali interventi dovranno quindi essere rilevati, valutati e finanziati non certo attingendo ai bilanci dei comuni che potranno solo assegnare il loro grado di priorità. Sarà quindi necessario avviare una ingente mole di valutazioni, perizie tecniche e indagini, comune per comune, ed è impensabile che questo lavoro serio e approfondito possa essere realizzato in tempi così brevi. Infatti, escludendo le opere pubbliche di più recente costruzione di cui si hanno informazioni tecniche dettagliate, per le rimanenti opere più datate, fare perizie tecniche affrettate è perdere un’occasione; senza contare che moltissimi piccoli comuni non hanno al loro interno professionalità e strumentazione adeguata per dare queste risposte”. Precisa ulteriormente Brivio

“Si pensi solamente a quanto possa essere difficile, nonché oneroso, per i piccoli Comuni prendersi adeguata cura delle infrastrutture di proprietà, sopraelevazioni, ponti e opere idrauliche che insistono sui loro territori, includendo oltre a queste anche tutte le opere che pur non essendo di proprietà diretta del Comune, di fatto intersecano e interessano il territorio e in particolare la viabilità locale con un sovente rimpallo di responsabilità e competenze tra vari enti o società terze”.

Comunque in attesa di questa indagine approfondita e specifica ANCI Lombardia e UPL hanno deciso di aprire un tavolo di confronto coinvolgendo anche Regione Lombardia. “Come primo obiettivo, nelle more di una richiesta di ANCI NAZIONALE di una proroga sui tempi, si è comunque deciso di eseguire una prima rilevazione degli interventi che i Comuni ritengono più urgenti con almeno omogenee modalità di raccolta dei dati che la comunicazione del provveditorato non contiene” Conclude Brivio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Agosto 2018
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