BustoFolk pronto a ripartire: “Saranno 4 giorni di grande festa”

Da giovedì 13 a domenica 16 settembre torna la grande festa del BustoFolk. Un appuntamento che quest'anno metterà l'accento sulle tradizioni locali

La ricetta è ormai collaudata: concerti, spettacoli, balli, mercatini e appuntamenti culturali. È il BustoFolk, la grande rassegna pronta a tornare e trasformare per un weekend il Museo del Tessile di Busto Arsizio in un angolo di Irlanda. L’appuntamento è da giovedì 13 a domenica 16 settembre quando per la 17esima volta l’Accademia di Danze Irlandesi “Gens d’Ys” riaccenderà i riflettori sulla cultura del nord Europa, ma che questa volta avrà un accento ancor più bustocco.

«Anche quest’anno sarà una grande festa e sarà impossibile non lasciarci coinvolgere -spiega Umberto Crespi, numero 1 della kermesse-. Inizieremo giovedì con una serata di ballo e poi proseguiremo con tanti concerti di giovani ma affermate band». In quattro giorni sono previsti ben 60 artisti che si esibiranno in 15 concerti dal vivo. Tra le band che si esibiranno spiccano i “Paul McKenna Band” (Scozia) definita dal New York Times “La miglior band folk che sia uscita dalla Scozia negli ultimi vent’anni”, i “Ryan Murphy” (Irlanda Scozia) che torna a Busto con la sua band, amici dal talento incredibile, i Bonny Men” (Irlanda)  diventati rapidamente e meritatamente, gli artisti più chiacchierati ed eccitanti che siano emersi nella scena della musica popolare, tradizionale irlandese oltre ai “i ragazzacci di Busto”: “Uncle Bards & The Dirty Bastards”.

«Grande spazio poi alla danza anche per festeggiare i 25 anni di Gen d’ys con stage di ballo -continua Crespi- a cui si affiancheranno i momenti dedicati alla cultura con conferenze e tante attività collaterali». Tutto attorno poi sarà la solita grande festa con «spettacoli teatrali, il mercatino artigianale, i food trucks, il body painting, lo sport, il disegno, il concorso letterario e tanta animazione per i bambini che quest’anno avrà come tema Il Signore degli Anelli».

presentazione bustofolk 2018

Ma la novità più importante di quest’anno è che il BustoFolk parlerà molto più bustocco. «Abbiamo coinvolto il tavolo identità del mio assessorato -dice Manuela Maffioli, la responsabile della cultura in città- e quindi le nostre associazioni avranno spazi ed incontri specifici». Con incontri, stand e workshop ad hoc, infatti, quest’anno al BustoFolk ci sarà spazio anche per la Famiglia Bustocca, la Famiglia Sinaghina e l’associazione B300. In questo senso è bene ricordare che tutti gli eventi del villaggio saranno ad ingresso libero, a pagamento saranno solo i concerti e quanto avviene all’interno del giardino quadrato (biglietto intero 8 euro).

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Un evento che può contare sul supporto del Comune di Busto e di Regione Lombardia, oltre a patrocini istituzionali irlandesi e non solo. Anche perchè, se quest’anno il BustoFolk festeggia i 17 anni, il messaggio che anima ogni edizione è sempre lo stesso. «Quanto è nato il Bustofolk è perchè guardavamo a quei paesi e alla loro cultura con molto interesse -ricorda Crespi-. Scozia e Irlanda sono l’esempio di come avendo chiara la propria cultura si accettano le altre senza paura. Quello che quindi noi vogliamo fare da sempre punta al rafforzarci e andando a prendere le cose folkloristiche e riportarle in voga per recuperare quello che abbiamo perso. Io credo che l’integrazione passi anche da qui ed è proprio questa la cosa bella di quello che facciamo qui»

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Settembre 2018
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