Cosa rischia davvero Ronaldo per la squalifica durante Juve-Valencia?

Che cosa è successo durante la partita di Champions League Juve-Valencia di mercoledì 19 settembre

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Tutti stavano attendendo quella partita con ansia e trepidazione, non solo i giocatori, Ronaldo per primo, e i tifosi juventini, ma in generale, ogni amante del calcio, attendeva il debutto del grande calciatore nella più importante competizione al mondo per club. E alla fine è andata come mai nessuno si sarebbe immaginato. Sì perché Ronaldo ha ricevuto il suo primo cartellino rosso nella storia della sua partecipazione al torneo europeo. E pensare che invece fino ad ora aveva sempre segnato almeno un goal nella prima partita in cui scendeva in campo in Champions!

Vediamo cosa è successo:

  • per tutto il corso della partita Ronaldo è stato attaccato, istigato e provocato dai calciatori del Valencia senza che l’arbitro, il signor Brych, e il suo assistente Fritz intervenissero per calmare la situazione. La tensione e la voglia di far bene fin da subito non hanno di certo giocato a suo favore e hanno aumentato in lui il nervosismo;
  • al minuto numero 29 del primo tempo avviene uno scontro di gioco durante il quale lo juventino butta a terra il calciatore spagnolo Murillo che resta lì, senza rialzarsi subito (non però perché il fallo subito gli aveva provocato un danno fisico! Ronaldo non ha messo forza nel suo gesto atletico e non è di certo stato necessario l’intervento dell’assistenza medica in campo);
  • subito dopo Ronaldo si avvicina all’avversario, mette la mano sulla sua testa e gliela gratta in gesto di stizza;
  • per l’arbitro e il suo assistente la situazione è del tutto chiara: Ronaldo merita la massima punizione, perciò viene estratto il cartellino rosso e deve immediatamente abbandonare il campo per la via degli spogliatoi.

Ciò che stupisce maggiormente il mondo del calcio è il fatto che il Var non venga utilizzata nelle partite di Champions, mentre è stata usata con successo ai recenti mondiali in Russia. La nuova tecnologia inserita nelle partite di calcio permette, infatti, di rivedere delle azioni di gioco dubbie direttamente in campo da parte dei giudici di gara per evitare di commettere degli errori e tutti sono concordi nell’affermare che avrebbe salvato Ronaldo. Inoltre, considerando la decisione presa dall’arbitro, si capisce che questo ha voluto prendere in considerazione solo il gesto in sé e non tutta la situazione precedente che si era venuta a creare.

Per Ronaldo, infatti, i primi minuti di gioco sono stati davvero difficili: ogni volta che toccava anche solo un pallone era una bordata i fischi e non deve essere stato facile per lui sopportare questo comportamento del pubblico al suo primo rientro in Spagna da quando ha lasciato il Real Madrid. Non si deve certo considerare questa come una giustificazione, così come non si può non ammettere che Ronaldo abbia sbagliato perché in effetti il fallo è stato commesso, ma sarebbe dovuto essere punito con un semplice cartellino giallo e non con un’espulsione diretta. Per fortuna, poi, la Juventus non si è lasciata prendere dallo scoraggiamento o dalla rabbia e ha ugualmente vinto la partita, portando a casa i primi tre punti e diventando leader nel girone (vedi i risultati in tempo reale).

Le reazioni dopo l’espulsione

Ronaldo è un campione e un gran signore non solo in campo, ma anche fuori e lo ha dimostrato anche in questa situazione davvero assurda. Molti si sarebbero scagliati contro l’arbitro o avrebbero iniziato una lunga protesta, ma lui non ha assolutamente fatto così. Anzi, tutti sono stati colpiti dalle sue lacrime davvero sincere che hanno fatto il giro del mondo in televisione, sui social e sulle prime pagine di ogni giornale.

Ronaldo ha seguito la fine della partita dagli schermi presenti nello spogliatoio e ha aspettato i suoi compagni e gli esponenti della società a cui non ha fatto altro che rivolgere le proprie scuse per il gesto commesso. Certo, la rabbia è stata tanta da parte di tutti, ma è stata davvero sedata nella maniera più corretta e civile. Ronaldo è stato accompagnato fuori dal campo da alcuni giocatori che lo hanno anche aiutato ad alzarsi, segno questo dell’unione già creatasi nella squadra e ha lasciato lo spogliatoio solo dopo la mezzanotte, senza parlare o rivolgere anche solo uno sguardo a qualcuno.

Anche la dirigenza si è schierata a favore del giocatore, appoggiandolo e rincuorandolo. Certo è che, poi, a mente serena è stato organizzato un incontro in cui è stato sottolineato come la Juventus ha un “life motive” a cui tutti i suoi devono aderire e cioè: assolutamente mai nessuna reazione, indipendentemente da quello che accade. Anche i principali commentatori calcistici, come l’ex-arbitro Cesari, hanno sottolineato come tutto il fatto sia stato estremamente ingigantito e che in realtà CR7 non avrebbe meritato l’espulsione diretta.

Cosa rischia adesso davvero Ronaldo

La partita ormai è finita e si è risolta con la vittoria da parte della Juventus, ma l’espulsione di Ronaldo avrà ancora degli strascichi. Sì perché ora si aspetta il giudizio arbitrale per la squalifica che ne deriverà e che porterà il fenomeno portoghese all’assenza forzata dalla competizione europea per alcune partite. Sicuramente non potrà essere in campo nella prossima partita perché questa è la normale sanzione che viene applicata quando un giocatore riceve un cartellino rosso durante un incontro, ma a questo punto si sta aspettando il giudizio dell’apposita commissione che dovrà valutare la gravità del suo comportamento per decidere se applicare una pena maggiore. In teoria lo screzio con Murillo non dovrebbe portare a delle ulteriori giornate di squalifica perché dovrebbe essere considerato come del tutto “normale” durante il gioco, per cui il calciatore dovrebbe essere assente solo alla prossima partita contro lo Young Boys.

Di certo non ci sarà lo stop per due partite perché il cartellino rosso è stato diretto e non dato dalla somma di due ammonizioni. Infatti, il gesto è stato commesso, ma non è stato connotato da gravità. Inoltre, quando l’arbitro ha estratto il cartellino rosso, Ronaldo non ha reagito contro l’arbitro, ma anzi è scoppiato a piangere e l’Uefa prende molto in considerazione anche questi aspetti per valutare l’entità di una squalifica, come è giusto che sia. Il dubbio sarà svelato giovedì 27 settembre, dopo che la commissione valutatrice avrà analizzato tutte le immagini e gli scritti arbitrali. Secondo altri, invece, CR7 potrebbe rischiare anche tre turni di squalifica, ma in questo caso sarebbe già pronto il ricorso da parte della società juventina per la riduzione della pena. La differenza fondamentale, quindi, starà nel modo in cui l’Uefa considererà il gesto commesso: se lo reputerà un esempio di condotta antisportiva la squalifica sarà minore e di solo una giornata, se invece introdurrà l’aggravante della condotta violenta il regolamento prevede tre turni di stop.

Tutti stanno attendendo la sentenza e non solo gli juventini. Infatti, anche gli avversari della squadra torinese delle prossime partite sanno che avere o non avere Ronaldo in campo come avversario può davvero fare la differenza. Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, non avrà comunque in ogni caso nessuna difficoltà nello scegliere la formazione da mandare in campo senza Ronaldo, perché la rosa della squadra non solo è ricca di giocatori, ma comprende, tra quelle che devono essere definite “riserve“, dei veri e propri campioni. Certo è che la società non prenderà dei provvedimenti personali nei confronti del giocatore né gli impartirà delle multe o delle sanzioni proprio perché si è schierata subito dalla sua parte.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2018
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