Rubati nel 2006 dal villaggio nei monti, gli angioletti tornano a casa

Erano stati rubati dodici anni fa, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturali li hanno "intercettati" e sequestrati

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Tornano a casa gli angioletti seicenteschi rubati dodici anni fa in Valsesia.

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma li hanno ritrovati e recuperati nel Viterbese. I due angioletti lignei erano statue portassero del Seicento rubati appunto nel 2006, nella notte tra il 26 ed il 29 maggio, dalla chiesa di Santo Stefano ad Albergate, una microscopica frazione di Borgosesia, tra i boschi in quota.

A marzo scorso i carabinieri si sono presentati ad una fiera di antiquariato nelle Marche e avevano fotografato tutto il materiale in vendita. Una modalità operativa consueta, che consente spesso di intercettare beni artistici rubati ma non troppo “celebri”, non tanto da dover essere venduti solo sul mercato nero. Dopo mesi di attenti confronti su angeli, candelabri e altro materiale, i carabinieri del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale hanno identificato appunto la coppia di statue lignee valsesiane.

Le statue sono così state sequestrate a Vitorchiano, nel Viterbese. Le successive attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e condotte nei confronti della ditta individuale di Vetralla che aveva presentato i beni in fiera, si sono concluse con il dissequestro e la restituzione.

Oggi, dopo la conclusione dell’iter giudiziario, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla ha ripreso possesso degli angeli recuperati, del valore di 30mila euro, nell’ambito di una cerimonia pubblica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2018
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