Il ’68 in una mostra fotografica a Milano
Inaugurata "Vi.Te-Milano e la Lombardia alla prova del terrorismo"
L’assessore alle Politiche sociali, Abitative e Disabilità della Regione Lombardia Stefano Bolognini ha inaugurato questa mattina a Milano, presso la biblioteca
“Aldo Gianni” del III reparto mobile della Polizia di via Cagni, la mostra ‘Vi.Te-Milano e la Lombardia alla prova del terrorismo‘, organizzata dall’Associazione italiana vittime del terrorismo.
L’esposizione propone una serie di pannelli fotografici e documentativi per raccontare gli eventi che hanno segnato tragicamente la stagione storica degli anni ’70 e ’80 in Italia, con particolare riferimento alla realtà lombarda.
FOTO E PANNELLI IN ESPOSIZIONE – Alla strage del 12 dicembre alla Banca nazionale dell’Agricoltura di Milano sono dedicati 30 pannelli e l’installazione di un cumulo di macerie rievocativo della terribile esplosione alla Banca Nazionale
dell’Agricoltura. La seconda parte della mostra, costituita da 55 pannelli, e’ dedicata alle vittime a Milano e in Lombardia. Un ultimo pannello commemora inoltre due caduti lombardi ad opera del fondamentalismo islamico. Fra i morti della violenza
terroristica, vengono ricordatt anche le storie di tre dipendenti del III reparto mobile della polizia di Stato di Milano: Antonio Custra, Antonio Marino ed Antonio Annarumma, alla memoria del quale e’ intitolata la caserma sede del reparto.
ASSESSORE: VALENZA DIDATTICA DELLA MOSTRA – “Milano e la
Lombardia pagarono a duro prezzo quegli anni – ha dichiarato l’assessore Bolognini – il bilancio fu molto pesante, con oltre un centinaio di morti e quasi quattrocento feriti. La mostra ha una valenza didattica notevole, per questo faccio un plauso agli
organizzatori per aver allestito un’esposizione di grande rilevanza sociale che dovra’ servire da monito per le generazioni future. Anche questa iniziativa rientra in un contesto più ampio che Regione Lombardia sta portando avanti, quello di promuovere i valori della legalità. La mostra ha inoltre un duplice obiettivo: quello di non dimenticare per costruire un sentimento di cittadinanza maturo, critico e consapevole su quanto accaduto nel nostro recente passato e – ha concluso l’assessore regionale – di educare i giovani al ripudio della violenza ed al rispetto
della vita”.
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