Accogliente, attento e innovativo: il Rosetum mantiene il patto educativo

Unico liceo linguistico quadriennale in provincia, offre un programma che tiene fede alla sua lunga storia

rosetum di besozzo

Attenzione alla persona e un ambiente accogliente.

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Sono questi i due punti di forza dell’istituto Rosetum di Besozzo, un’istituzione più che secolare (leggi qui la storia iniziata a fine Ottocento) ormai storica nel mondo dell’educazione.

Nata per volontà delle Suore di santa Croce, in passato ha dato accoglienza a molte ragazze che volevano approfondire e conoscere le lingue straniere a partire dal tedesco, “pezzo forte” della casa.

Due palazzine erano state realizzate per accogliere le allieve in internato, mentre un’ampia sartoria e una falegnameria fornivano tutto l’occorrente per rifornire di banchi e sedie le classi oltre alle scenografie del palco teatrale.

Quei tempi sono ormai lontani, le due palazzine sono chiuse e in attesa di nuova destinazione. Nelle aule scolastiche dell’ampia scuola, però, sono ancora tanti gli allievi, dalla primaria sino alle superiori.

« L’offerta formativa è calibrata sul giovane – assicura la preside Eugenia Bolis – diamo supporto nelle difficoltà e sostegno nei casi in cui si ha bisogno di supporto extra. La scuola apre alle 7.30 con il pre scuola e chiude alle 16.00 ma con possibilità di frequentare il dopo scuola sino alle 17.30 in modo assolutamente flessibile. I ragazzi escono quando arrivano i genitori».

Si gioca, alla primaria, o si fanno i compiti assistiti da tre docenti di riferimento alla secondaria di primo grado : « Abbiamo anche un insegnante formato che aiuta a studiare i ragazzi con dislessia, insegnando loro a fare le mappe  concettuali».

Sin dalla primaria, i bambini imparano la lingua inglese con due ore di lezioni curricolare in più rispetto al tradizionale piano scolastico oltre al clicl di storia e geografia. Alla media, si aggiunge l’insegnamento della lingua spagnola.

Ma è al liceo che il Rosetum evidenzia la sua tradizione: « Oltre allo scientifico scienze applicate che arriverà a maturità con la sua prima classe – racconta la dirigente – è il linguistico che raccoglie l’eredità passata con l’offerta linguistica inglese, spagnolo, francese e tedesco. Il Rosetum ha un accordo di scambio con un liceo tedesco in Westafalia mentre soggiorni studio permettono ai ragazzi di vivere esperienze in Irlanda, Scozia e New York».

Da quest’anno è iniziato anche il liceo quadriennale, sempre linguistico: « Siamo l’unico linguistico quadriennale e la nostra offerta è stata apprezzata» commenta Eugenia Bolis. Un percorso nuovo e innovativo che porterà i ragazzi sviluppare competenze e ad acquisire conoscenze anche attraverso esperienze laboratoristi esterne.

« Per venire incontro alla nostra utenza – ha spiegato – abbiamo istituito un sistema di trasporto con 4 pulmini che prelevano e riportano i ragazzi in un’area allargata tra Ranco, Ispra, Laveno, Cittiglio, Comerio e tutta la sponda occidentale del lago di Varese».

Il Rosetum è inserito in un parco bellissimo dove sorgono ancora le due palazzine, un tempo convitto, e lo stabile che accoglie le suore di santa Croce che hanno proprio a Besozzo la propria base italiana. Tra le proprietà anche lo stabile di via Santa Croce a Varese lasciato libero recentemente dall’ex liceo Sacro Monte diventato licei Manfredini. Una scuola grande su cui si potrà, in futuro, progettare una nuova  storia educativa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2018
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