Arriva la pioggia, allerta meteo

Codice arancio della protezione civile per rischio idraulico e idrogeologico

Il temporale del 9 agosto

La protezione civile di tutte le provincie lombarde è in stato di allerta per rischio idraulico e idrogeologico in previsione delle precipitazioni che si abbatteranno sull’intera regione.

LA SITUAZIONE
Per il pomeriggio-sera di oggi, venerdì 26/10, si attendono deboli precipitazioni sparse a partire dai settori alpini.
Domani, sabato 27/10, precipitazioni diffuse, particolarmente insistenti sulle zone alpine e in particolare quelle prealpine, con quantitativi attesi nelle 24 ore da moderati a forti (localmente cumulate superiori ai 100 mm, in particolare su Valchiavenna e Orobie bergamasche).
Le precipitazioni su Alpi e Prealpi risulteranno diffuse fin dal mattino e continue per tutta la giornata; altrove invece inizialmente sparse, tendenti a diventare diffuse dalla seconda parte della giornata, meno interessato il mantovano. Intensificazione delle precipitazioni dal tardo pomeriggio-sera di domani 27/10, in particolare su fascia prealpina e alpina, dove risulteranno localmente anche a carattere di rovescio. In concomitanza si avrà una generale intensificazione della ventilazione dai quadranti orientali e meridionali, mediamente moderata o localmente forte. Neve oltre 2000 metri, limite oltre il quale gli accumuli massimi potranno attestarsi attorno ai 90 cm.
Domenica 28/10, nella notte e fino al primo mattino precipitazioni ancora diffuse, insistenti su Alpi, Prealpi e settori occidentali; tendenti ad attenuarsi temporaneamente fino a risultare sparse nel pomeriggio. In ulteriore ripresa e diffuse in serata. Anche per questa giornata sono attese precipitazioni moderate o forti nelle 24 ore sulla fascia alpina e prealpina.

COSA FARE
Si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare una fase operativa di preallarme/attenzione cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo, della vulnerabilità del proprio territorio e della propria organizzazione.
Si chiede inoltre di prestare attenzione all’aggiornamento dei codici colore e fasi operative minime che saranno emessi nella giornata di domani, sabato 27/10, in relazione al perdurare dei fenomeni e alla loro evoluzione.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che localmente potrebbero risultare pericolosi, quali:
gli scenari di rischio idrogeologico e idraulico, con effetti anche diffusi legati a instabilità di versante (possibili anche nelle aree colpite da recenti incendi), colate di detrito o di fango, fenomeni di erosione e cadute massi; innalzamenti dei livelli idrici dei corsi d’acqua, fenomeni di erosione spondale e possibili criticità del reticolo idraulico minore e/o dovute a insufficienze locali delle reti di drenaggio urbano, che potrebbero determinare pericolo per la sicurezza e integrità di beni e persone; allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici; danni localizzati alle opere di contenimento e regimazione dei corsi d’acqua; danni localizzati a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree
inondabili; danni a beni e servizi.
scenari di rischio vento forte, con effetti locali che potrebbero generare pericoli e problemi sulle aree interessate dall’eventuale crollo d’impalcature, cartelloni, alberi (particolare attenzione dovrà essere rivolta a quelle situazioni in cui i crolli possono coinvolgere strade pubbliche e private, parcheggi, luoghi di transito, servizi pubblici, etc); sulla viabilità, soprattutto nei casi in cui sono in circolazione mezzi pesanti; legati alla instabilità dei versanti più acclivi, quando sollecitati dell’effetto leva prodotto dalla presenza di alberi; per la sicurezza dei voli amatoriali e, in generale, dello svolgimento di attività in alta quota; alle attività svolte sugli specchi lacuali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Ottobre 2018
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