Controlli in sanità. Gallera: “Nessun passo indietro”
L'assessore al Welfare nega che le modifiche apportate alla riforma della sanità indeboliscano i sistemi di verifica e controllo delle strutture private accreditate
“Con il progetto di legge approvato nei giorni scorsi abbiamo solo introdotto piccole modifiche alla legge 23 per migliorarla. Sul tema dei controlli sulle strutture sanitarie private abbiamo solo specificato che il soggetto deputato ad effettuarli è ATS. Nessun passo indietro dunque. I controlli avvengono sia in sede di stipula dei contratti sia di rendicontazione dell’attività attraverso la verifica dell’appropriatezza e della corretta valorizzazione della prestazione. Invariato l’obbligo dell’invio ad ATS delle relazioni di bilancio, false e strumentali le dichiarazioni di chi afferma il contrario”.
Lo ha detto l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito ai controlli sul sistema sociosanitario con particolare riguardo alle strutture private.
CONTROLLI “Ci tengo a ribadire – ha spiegato Gallera – che le modifiche introdotte non hanno assolutamente lo scopo di diminuire i controlli che già vengono effettuati e confermati nuovamente, ma quello di meglio delineare i vari tipi di controllo che opera la Regione”.
GOVERNANCE E SOLIDITA’ AZIENDALE “A partire dal 2012 – ha sottolineato l’assessore – Regione Lombardia ha stabilito criteri di controllo stringenti sia sulla governance delle strutture private sia sulla loro solidità aziendale. Per quanto concerne il primo aspetto, per procedere alla sottoscrizione del contratto ciascuna struttura privata ha l’obbligo di inviare ad ATS entro il 31 dicembre di ogni anno la documentazione attestante l’insussistenza di cause di divieto, decadenza o sospensione. Per quanto attiene alla solidità aziendale, ciascun erogatore privato ha l’obbligo di trasmettere alla ATS entro il mese di febbraio di ciascun anno la relazione sull’ultimo bilancio consolidato approvato redatto da una società di revisione contabile, e per le fondazioni, anche dall’organo di controllo con funzione di revisione contabile, che attesti in modo esplicito ed inequivocabile la regolarità della continuità gestionale e finanziaria a garanzia della solidità e della stabilità della struttura”.
PRESTAZIONI “Per quanto riguarda le prestazioni erogate – ha aggiunto Gallera – il sistema di controllo fa capo ai Nuclei Operativi di Controllo (NOC) delle ATS coordinato dall’Agenzia di Controllo, e riguarda l’appropriatezza e la corretta valorizzazione. A tal fine sono soggette a controllo il 14% di tutte le prestazioni di ricovero e il 3,5% di tutte le prestazioni ambulatoriali”.
SANZIONI “Sono previste sanzioni – ha concluso – nel caso una struttura richieda un rimborso errato rispetto al tariffario regionale (ovvero non esponga il corretto valore della prestazione). In questo caso viene ridotto il fatturato della struttura di pari importo corrispondente all’errata valorizzazione della prestazione e vengono applicate le sanzioni amministrative previste dalla legge regionale n. 33/2009. Un meccanismo di controllo e sanzione che non è previsto in nessuna altra regione”.
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